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Nel terzo trimestre 2012 le esportazioni dei 19 distretti industriali dell’Emilia Romagna hanno segnato un +6,3%

grafico Nonostante la crisi l’export dei distretti industriali dell’Emilia Romagna riesce a mantenere il segno  piu’. Dai dati elaborati dal Servizio Studi di Intesa Sanpaolo per  Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma, aggiornato al 30 settembre  2012, nel terzo trimestre dello scorso anno, infatti, le esportazioni  dei 19 distretti industriali dell’Emilia Romagna hanno segnato un  +6,3%, mantenendosi piu’ dinamiche rispetto alla media nazionale  (+1,3%).

A trainare le vendite oltreconfine e’ stato il settore della  meccanica (+13%), seguito dall’alimentare (+8,9%). Bene anche il  sistema casa (+2,5%), mentre registra un calo il sistema moda (-3,4%).
Quadro fosco per il polo biomedicale di Mirandola, colpito dal sisma  di maggio, che segna un -56,8%, con cali superiori al 70% verso  Germania e Francia, primi due sbocchi commerciali.

Nella meccanica in crescita le macchine per l’imballaggio di  Bologna (+19,6%), i ciclomotori di Bologna (+20,8%) e le macchine  utensili di Piacenza (+44,2%). Frenano invece la food machinery di  Parma (-0,4%), le macchine per il legno di Rimini (-2,2%) e le  macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (-2,8%). In crescita  invece l’Ict di Bologna e Modena (+10,5%).

Tutti in positivo i distretti dell’alimentare:  salumi del modenese (+5,2%), alimentare di Parma (+16,5%), ortofrutta  romagnola (+11,7%), salumi di Parma (+5,3%), lattiero-caseario di  Reggio Emilia (+4%), lattiero-caseario Parmense (+2,6%), salumi di  Reggio Emilia (+4,6%).

Nel sistema casa cresce l’export delle piastrelle di Sassuolo  (+3,3%), primo distretto della regione per volumi esportati, mentre e’ in sensibile frenata i mobili imbottiti di Forli’ (-10,4%). Nella moda sono in crescita il distretto dell’abbigliamento di Rimini (+3,8%) e  le calzature di San Mauro Pascoli (+4,7%), ma chiudono il trimestre in calo la maglieria e abbigliamento di Carpi (-9,7%) e le calzature di  Fusignano Bagnacavallo (-22,4%).

Complessivamente, il dato cumulato sui primi 9 mesi del 2012  mostra una crescita tendenziale delle esportazioni distrettuali  regionali del 5,9%. Il dettaglio per sbocco commerciale conferma il  buon andamento delle vendite sui nuovi mercati (+13,6%), mentre,  benche’ in crescita, risulta meno dinamico il ritmo di crescita sui  mercati tradizionali (+2,4%). Tra le nuove mete commerciali spicca la  Russia, mentre tra quelle avanzate risultati confortanti si osservano  in Germania e Giappone. In rallentamento la Cina dopo il boom degli  scorsi anni.
















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