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‘Sentinelle’ per lo spaccio: due arresti nel reggiano

carabinieriAvevano scelto la frazione Veggia di Casalgrande  come punto di incontro con i loro clienti, sia per la posizione strategica – essendo posta al confine tra le province di Reggio Emilia e Modena con conseguente possibilità di soddisfare le “utenze” di entrambe le province – che per la possibilità di collocare nel cavalcavia ferroviario apposite “sentinelle” con il compito di avvisare sul cellulare i pusher all’arrivo dei Carabinieri. Nonostante tali accorgimenti i carabinieri della Stazione di Casalgrande, al culmine di uno specifico servizio di osservazione, la scorsa sera hanno arrestato pusher e vedetta. In manette con l’accusa di concorso in detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti sono finiti i cittadini marocchini R.A. 25enne residente a Milano e la vedetta A.F., 30enne abitante a Sassuolo, ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

Nel dettaglio lunedì sera intorno alle 18,00 i carabinieri della Stazione di Casalgrande hanno notato giungere in Via Radici della frazione Veggia di Casalgrande una Fiat Punto nera con due persone. Sull’auto si catalizzavano le attenzioni dei militari: pregresse risultanze investigative indicavano infatti in una Fiat Punto nera l’auto con al quale alcuni nordafricani giungevano a Veggia per spacciare droga.

L’auto parcheggiava e mentre il conducente rimaneva a bordo il passeggero è sceso incamminandosi con il cellulare all’orecchio. Quest’ultimo, alla vista dei carabinieri che lo stavano avvicinando, si è dato alla fuga gettando a terra cellulare e 5 dosi da un grammo l’una di cocaina. E mentre il conducente veniva subito fermato da altri militari appostati nei pressi, e trovato in possesso di altre 6 dosi di cocaina occultate in un ovetto Kinder nascosto in macchina, il complice riusciva a fuggire.  A questo punto anche la “sentinella”, capito che qualcosa non andava, ha tentato di nascondersi tra le frasche del cavalcavia ferroviario, ma è stato individuato e bloccato immediatamente.

Che i tre fossero tra loro in “contattato” è stato rivelato dal traffico dei rispettivi cellulari sequestrati dai carabinieri che, alla luce dei fatti, arrestavano pusher e vedetta avviando le indagini per catturare il complice riuscito, per ora, ad assicurarsi l’impunità. I due questa mattina compariranno davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere del reato di concorso in spaccio di stupefacenti a loro contestato.

 
















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