La consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo oggi ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale perché venga data indicazione ai Consorzi di bonifica, nel cui comprensorio ricadono i Comuni colpiti dal sisma del maggio scorso, di esentare tutti gli immobili dichiarati inagibili dal pagamento del contributo di bonifica fino alla dichiarazione della loro agibilità.
“Di recente diversi cittadini – spiega la consigliera Meo – mi hanno segnalato che il Consorzio della bonifica Burana, ente di diritto pubblico competente per la maggior parte dei Comuni del cratere, esigerebbe il versamento del contributo di bonifica anche per gli immobili dichiarati inagibili in seguito al sisma, esentando unicamente quelli completamente crollati.”
“Se fosse confermata – continua Meo – una scelta del genere sarebbe inaccettabile, e non solo per l’ulteriore disagio che si causerebbe alla famiglie la cui abitazione sia stata danneggiata più o meno gravemente, ma anche perché i fabbricati inagibili a causa del sisma non traggono, né presumibilmente trarranno per un notevole lasso di tempo, beneficio alcuno dall’attività del Consorzio di bonifica”.
“Sappiamo infatti – continua Meo – che altri Consorzi di bonifica, al contrario, fanno scattare la corresponsione dei contributi dal momento in cui l’immobile riceve l’agibilità, indipendentemente dal fatto che si sia verificato un evento eccezionale come un terremoto.”
“Il contributo di bonifica – conclude l’esponente ecologista – che il proprietario, a seconda del valore degli immobili, deve corrispondere al Consorzio, e che il Consorzio utilizza per far fronte alle spese di costruzione, manutenzione e gestione delle opere e della sua attività, deve essere strettamente legato al beneficio che il proprietario riceve dall’attività di bonifica e quale beneficio può esserci per un immobile inagibile in cui non può abitare nessuno?”
