Da alcuni anni subiva le condotte violente del figlio ma dopo la morte della moglie, che ha sempre cercato di “smussare” la difficile situazione familiare, esasperato si è rivolto ai carabinieri di Brescello depositando – suo malgrado – una dettagliata denuncia nei confronti del figlio – padrone. I carabinieri di Brescello acquisita la denuncia hanno avviato le dovute indagini acquisendo importanti elementi di riscontro che hanno visto i militari in prima battuta denunciare il giovane richiedendo nel contempo un provvedimento restrittivo di natura cautelare. La D.ssa maria Rita Pantani, sostituto presso la Procura reggiana titolare del’inchiesta, concordando con le risultanze investigative dei carabinieri di Brescello, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia un provvedimento restrittivo di natura cautelare che la scorsa mattina è stato eseguito dai Carabinieri che hanno arrestato il giovane. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, in manette è finito un 38ene abitante in un comune della bassa reggiana, ristretto al termine delle formalità di rito in regime di arresti domiciliari presso un’idonea struttura che lo ha accolto.
Pesanti come un macigno sono le accuse mosse al giovane. Stando al capo d’imputazione lo stesso è accusato di maltrattamenti in famiglia per aver maltrattato il padre e la madre (quest’ultima deceduta alla fine del 2012 ndr) con continue vessazioni fisiche e psichiche in particolare minacciando di morte e spintonando l’anziano padre, apostrofando la madre con pesanti offese, appropriandosi della loro pensione che sperperava per soddisfare i suoi vizi, lasciandosi andare ad eccessi d’ira percuotendo i congiunti con pugni e colpi in testa e danneggiando suppellettili ed arredi di casa. Nella tarda mattinata del 13 febbraio scorso i Carabinieri di Brescello ricevuto il provvedimento restrittivo vi hanno dato esecuzione arrestando il giovane ora ristretto a disposizione della Procura reggiana.
