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Si copre il volto ma non si cambia gli abiti. Preso dopo furto in supermercato di Guastalla

carabinieri_100Probabilmente non farà il monaco ma in questo caso l’abito “ha fatto” il ladro! Grazie infatti agli indumenti indossati durante il furto, sebbene il malvivente abbia avuto la “premura” di coprirsi il volto, le indagini dei Carabinieri della Stazione di Guastala, supportate dal sistema di videosorveglianza del supermercato derubato, hanno consentito di identificare il malvivente che, approfittando della chiusura concomitante con l’orario della pausa pranzo, ha “alleggerito” le casse di un supermercato del paese della bassa reggiana impossessandosi di circa 2.000 euro in contanti. Con l’accusa di furto aggravato i Carabinieri della Stazione di Guastalla hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 25enne disoccupato residente a Gonzaga, in provincia di Mantova. Secondo la ricostruzione investigativa supportata dalle riprese del sistema di videosorveglianza sarebbe lui il ladro che il pomeriggio del 31 gennaio scorso, approfittando della chiusura per la pausa pranzo, dopo aver infranto la porta a vetri del magazzino si introduceva all’interno di u supermercato ubicato in Via Circonvallazione a Guastalla dove si impossessava dalle casse della somma ammontante a circa 2.000 euro. Il commerciante all’apertura del supermercato accorgendosi del furto chiamava i Carabinieri denunciando l’accaduto.

Le indagini partivano dall’esame dei filmati del sistema di videosorveglianza del supermercato grazie alle quali i militari potevano notare l’azione furtiva posta in esser da un malvivente che veniva riconosciuto dagli stessi Carabinieri in quanto pur cercando di nascondere il volto indossava gli stessi abiti che aveva in occasione di un recente controllo cui era stato sottoposto. Le indagini quindi si focalizzavano nei confronti dell’odierno indagato a carico del quale peraltro i carabinieri della Stazione di Guastalla acquisivano ulteriori elementi probatori di riscontro che quindi determinavano la sua denuncia in stato di libertà alla Procura reggiana in ordine al reato di furto aggravato.

 
















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