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Post terremoto, ricostruzione nella legalità: le proposte di Cgil, Cisl e Uil Emilia Romagna

Le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil dell’Emilia Romagna hanno convocato nella mattinata odierna una conferenza stampa per illustrare le proposte avanzate dalle tre confederazioni regionali per ribadire la necessità di costituzione dei Tavoli territoriali sulla ricostruzione nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, ed in tema di legalità e sicurezza nella ricostruzione post terremoto. Tali proposte sono già state avanzate con lettere inviate al Commissario Delegato per la ricostruzione Vasco Errani e alle Istituzioni delle quattro province coinvolte dal sisma.

Ad ormai dieci mesi di distanza dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, Cgil, Cisl, Uil dell’Emilia Romagna ritengono necessario rafforzare ed articolare ulteriormente le sedi di confronto con i diversi ambiti istituzionali, allo scopo di concertare e monitorare l’attuazione delle misure riguardanti la ricostruzione e le problematiche sociali ad essa connesse.

L’azione importante sin qui svolta nell’ambito del Tavolo Istituzionale costituito presso la Regione, presieduto dal Commissario Delegato per la ricostruzione e Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, ha prodotto esiti rilevanti e consentito di concertare tutti i principali provvedimenti, fin dalla fase della emergenza post terremoto. I dati sull’avvio della ricostruzione indicano che siamo ancora nella fase iniziale, con meno del 10% di cantieri attivati rispetto a quelli potenziali derivanti dalle oltre 37.000 schede AEDES (i lavori già avviati riguardano poco più di 3.000 tra abitazioni e unità produttive, oggetto di interventi di ricostruzione, escludendo gli appalti per lo smaltimento delle macerie e quelli per la installazione di moduli temporanei).

Oggi, pertanto, nella fase nella quale ci si appresta ad entrare nel pieno della ricostruzione, tenuto conto dell’effetto positivo che potrà derivare dai provvedimenti con i quali si è innalzato al 100% la copertura del costo per il ripristino degli immobili danneggiati dal sisma, riteniamo necessario una articolazione ed approfondimento nell’ambito delle singole province, nel quadro di un’azione coordinata dallo stesso tavolo regionale.

Sul piano territoriale le uniche sedi di confronto oggi esistenti sono rappresentate dai Tavoli costituiti presso le Province, sin qui finalizzati ad affrontare le problematiche di natura occupazionale e la gestione degli ammortizzatori sociali. Proponiamo pertanto alla Regione, alle Province e ai Comuni coinvolti di trasformare tali sedi in Tavoli territoriali di carattere generale sulla ricostruzione, allo scopo di coordinare, concertare e monitorare le azioni su scala territoriale, nel quadro degli strumenti di natura legislativa (e non solo) definiti in questi mesi a livello nazionale e regionale riguardanti l’insieme degli aspetti connessi al sisma del 20 e 29 maggio (Protocolli, Leggi e Decreti, Ordinanze del Commissario Delegato), da ultimo con la legge regionale 21 dicembre 2012, n. 16, sulla ricostruzione.

Ci riferiamo agli aspetti riguardanti:

• la ricostruzione in senso proprio degli edifici civili e industriali, il consolidamento sismico, e le conseguenti scelte in campo urbanistico e ambientale;

• la gestione delle problematiche inerenti il tessuto sociale, complessivamente inteso, e la ricostruzione del sistema dei servizi sociali;

• gli aspetti che attengono la cultura e l’identità dei territori;

• la ripartenza del tessuto produttivo, in rapporto con gli aspetti che delineano un quadro di prospettiva, di profilo strategico, del modello di sviluppo;

• gli aspetti connessi al lavoro e alla tutela dell’occupazione, incluso il tema della legalità e sicurezza.

Per quanto riguarda la questione specifica della “legalità e sicurezza nella ricostruzione”:

Cgil-Cisl-Uil regionali hanno formulato, nella lettera inviata al Commissario Delegato per la ricostruzione, alcune proposte finalizzate ad integrare e dare piena attuazione agli impegni previsti dal Protocollo d’intesa di legalità per la ricostruzione dello scorso 27 giugno 2012.

Si tratta di misure fondamentali atte a completare e rendere ancora più efficace la strumentazione normativa prevista dal citato Protocollo, dalle Ordinanze del Commissario Delegato e dalle Linee Guida antimafia di cui all’art. 5-bis, comma 4, del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74.

La fase, sicuramente più intensa, di realizzazione dei lavori di ricostruzione, che si prospetta nei mesi a venire, richiede di non abbassare di un centimetro l’asticella della legalità. Alcuni gravi episodi accaduti nei mesi scorsi, riguardanti in particolare la fase di smaltimento delle macerie, hanno reso evidenti i pericoli di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di ricostruzione post terremoto.

In particolare si tratta di:

1. In materia di Appalti Pubblici: è necessario definire una “nota applicativa” dei punti 3) e 4) del Protocollo sulla Legalità, per stabilire i criteri di riferimento, le soglie e le tipologie contrattuali per lo svolgimento delle gare con la modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa, allo scopo di rendere pienamente e coerentemente esigibile tale impegno;

2. Stazioni appaltanti uniche: sempre in materia di appalti pubblici, proponiamo di esaminare le soluzioni atte a raggruppare le stazioni appaltanti, a partire dalla necessità di accorpare i singoli Comuni nell’ambito delle Unioni, anche in rapporto alle nuove funzioni che queste ultime in prospettiva assumeranno;

3. DURC: è opportuno integrare le procedure relative al DURC previste dal citato Protocollo e dalle diverse Ordinanze del Commissario Delegato, con particolare riferimento alla verifica di congruità della manodopera (rispetto alla quale le Casse Edili della regione hanno già predisposto la strumentazione tecnica e operativa), oltre ad armonizzare le diverse modalità previste per le diverse tipologie ricostruttive.

Sempre in materia di legalità e sicurezza nella ricostruzione, le OO.SS. dei lavoratori edili, appartenenti a CGIL-CISL-UIL, hanno chiesto la attivazione presso le Prefetture dei Tavoli di monitoraggio sulla “legalità nella ricostruzione”, coordinati dal GIRER, previsti dalle citate Linee Guida antimafia.

Alla conferenza stampa hanno partecipato per la Cgil il segretario generale regionale Vincenzo Colla e i membri della segreteria regionale Mirto Bassoli e Antonio Mattioli; per la Cisl il segretario generale regionale Giorgio Graziani e Ciro Donnaruma della segreteria regionale; per la Uil Giuliano Zignani della segreteria regionale.

 

(Cgil, Cisl e Uil regionali)

 
















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