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Notte d’attesa per il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. E intanto si scaricano acque per 60 mila litri al secondo

Per capire quanto è accaduto a seguito della forte piovosità nel comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, tra Reggio, Modena e Mantova, si consideri che sono scaricati in queste ore sessanta mila litri d’acqua al secondo.

Ancora una volta, infatti, è accaduto che su terreni saturi d’acqua si sia registrata una precipitazione molto intensa (in pianura fino a 40 millimetri di pioggia), nevicato e successivamente piovuto (Appennino). Nel mentre i livelli di Secchia ancora elevati, la parte altimetricamente più alta del comprensorio della bonifica dell’Emilia Centrale era ancora impossibilitata a scaricare a gravità.

Al Consorzio hanno registrato un notevolissimo ingrossamento di tutti i corsi d’acqua, da quelli principali (Secchia, Crostolo e Enza) a quelli secondari (Rodano, Acque Chiare, Tresinaro, Modolena,…).

Il personale del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale sta monitorando la situazione incessantemente dalla scorsa notte e si appresta a predisporre via via le manovre necessarie a garantire il regolare deflusso della gran quantità di acqua da scaricare nei recettori finali, vale a dire nel Po a Boretto, nel Crostolo al Torrione di Gualtieri e nel Secchia a San Benedetto Po e a Moglia, dove l’impianto idrovoro di Mondine, gravemente lesionato dal terremoto, può essere solamente in parte attivato grazie ad un’apposita Ordinanza del Presidente Errani.

Nel pomeriggio di lunedì 18 marzo la rete di bonifica scaricava nel fiumi all’incirca 60.000 litri al secondo, ma si prevede che il colmo della piena arrivi nella parte bassa del comprensorio nel corso della notte, che si prospetta di intenso lavoro per i tecnici del Consorzio.

Sono intervenuti sul campo anche i mezzi della bonifica per risolvere alcune localizzate situazioni di ristagni dovute alle forti precipitazioni.

Nella giornata di martedì 19 marzo è prevista una pausa di sereno ma già per il giorno dopo le previsioni volgono al peggio.

 
















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