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Ricostruzione, Sacmi al fianco della comunità finalese

Fernando-FerioliNiente slogan, molti fatti concreti. Così Fernando Ferioli, primo cittadino di Finale Emilia, in provincia di Modena, ha affrontato l’emergenza ricostruzione in una delle aree più colpite dalla duplice scossa di terremoto del 20 e 29 maggio scorsi. “Abbiamo chiesto subito il contributo di tutti, ricevendo in cambio un sostegno decisivo da ogni parte d’Italia, dai comuni cittadini alle istituzioni e alle imprese”.

Ed è anche grazie a una di queste imprese, Sacmi Imola – in prima linea fin da subito nel sostenere i progetti di ricostruzione, sottolinea il sindaco – che presto Finale avrà la sua nuova Scuola secondaria di primo grado. “Si tratta di un progetto organico, di una costruzione destinata a durare e che si inserisce in un più ampio contesto urbanistico, piste ciclabili comprese”. Ben 3mila metri quadrati calpestabili, 12mila di cubatura, il nuovo polo scolastico “Frassoni” – ovviamente antisismico e completo di laboratori, auditorium, aula magna – sarà inaugurato entro il 2013 e potrà accogliere i 330 ragazzi ad oggi ospitati nella struttura temporanea (“comunque realizzata a tempo record grazie agli sforzi della Regione Emilia-Romagna”, precisa Ferioli).

Un risultato importante, per il primo cittadino finalese, abituato a misurarsi ogni giorno con le richieste – e con la disperazione – dei singoli cittadini, delle imprese, e spesso, osserva “con una politica nazionale che, a differenza delle istituzioni regionali e delle comunità locali, si è spesso dimostrata totalmente immobile”. Si ricomincia dalle scuole, dunque, con Sacmi Imola che – come osserva il presidente del Gruppo, Domenico Olivieri – tramite questa donazione “dà una risposta ai bisogni di una comunità in linea con la propria vocazione mutualistica, da sempre elemento costitutivo dell’azienda”.

Risposte in termini di progetti, proposte formative, vere e proprie strutture per diffondere la cultura tecnica, “dove si formano i nostri professionisti, clienti e dirigenti di domani”, spiega Olivieri. E, non a caso, ad essere stati finanziati da parte di Sacmi sono proprio i moduli del polo scolastico che ospiteranno i laboratori tecnici. “C’è un filo logico – sottolinea Olivieri – che lega i bisogni di questa comunità alla nostra missione”. Ma non solo: Sacmi, che annovera sul territorio finalese – nel cuore del distretto ceramico – alcuni tra i propri più importanti clienti, da così una risposta non solo ai bisogni dei figli, ma anche a quelli dei papà, di una terra che, come sottolinea ancora il primo cittadino Ferioli, “si è rimboccata le maniche da subito per ripartire, con aziende che hanno subito riaperto anche ‘open air’, con la voglia di continuare a investire, e a credere, in questo territorio”.

La scuola – che ha visto il contributo anche di altre importanti ‘sponsor’, per la realizzazione del progetto, dei singoli moduli e della struttura – sarà inaugurata entro il 2013. Prove tecniche di rinascita, dunque, per la comunità finalese, che da quel brutto giorno del 20 maggio – e da quello se possibile peggiore del 29 – ha continuato a sentire la terra tremare: “Siamo senza scosse da una settimana”, racconta Ferioli, che all’epoca del sisma era seduto sulla poltrona di sindaco da pochi mesi. “E ci vorranno dieci anni – dice – per tornare come prima. Ma qui ha fatto e sta facendo la differenza una comunità pronta a rispondere subito, con fatti ed atti concreti. Questo del polo scolastico è uno dei nostri progetti più importanti e, come in tutti gli ambiti in cui stiamo lavorando, non è un intervento ‘spot’ ma un progetto di prospettiva, per restituire il futuro alla nostra comunità”.

 
















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