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Inaugurati all’Ospedale Maggiore di Bologna nuovi Blocchi operatori, nuova Cardiologia, nuova Centrale Operativa 118, nuova Rianimazione, nuova Terapia intensiva e la Centrale di sterilizzazione

Ospedale-Maggiore37 milioni di euro di nuovi interventi strutturali e tecnologici realizzati all’Ospedale Maggiore di Bologna, con l’attivazione dei nuovi Blocchi operatori, della nuova Rianimazione, della nuova Terapia Intensiva, della nuova Cardiologia e Terapia Intensiva Coronarica, della nuova Centrale Operativa 118 Bologna e della Centrale di sterilizzazione sono stati inaugurati oggi, 10 maggio, alla presenza del Presidente della Provincia Beatrice Draghetti, dell’Assessore regionale alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti, del Sindaco di Bologna Virginio Merola, dell’Assessore alla sanità del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo, del Direttore Generale della Azienda USL di Bologna Francesco Ripa di Meana.

Un intervento che rinnova il cuore tecnologico del Maggiore, all’insegna della qualità, della sicurezza, del comfort e dello sviluppo, rafforza ulteriormente le sue eccellenze e ne consolida il profilo di ospedale punto di riferimento del sistema sanitario regionale e nazionale. A questi interventi, già realizzati, si affianca anche la ristrutturazione delle Ali Lunghe, la parte più vecchia dell’Ospedale, già completata per il 10°, 11° e 12° piano, e ancora in corso per l’8° e il 9° piano, per un valore di circa 6 milioni di euro.

 

I nuovi Blocchi operatori dell’Ospedale Maggiore

Sono tre i blocchi operatori realizzati nell’edificio D dell’Ospedale Maggiore, ciascuno con una superficie di 1.762 metri quadrati, per un investimento di 18.864.000 euro (10.400.000 dei quali per le opere strutturali e 8.464.000 per tecnologie e arredi).

Due blocchi ospitano 12 nuove sale operatorie già attive, il terzo blocco accoglie invece, al momento, la farmacia dedicata ai blocchi operatori e, al più presto, ospiterà l’attività endoscopica interventistica pneumologica e gastroenterologica.

La nuova Rianimazione e la nuova Terapia Intensiva dell’Ospedale Maggiore

Le due nuove aree intensive dell’Ospedale Maggiore, Rianimazione e Terapia Intensiva, per un totale di 1.595 metri quadrati, sono ospitate al 10° piano dell’edificio D. Un investimento complessivo di 6.597.000 euro (4.700.000 euro dei quali per le opere strutturali e 1.897.000 euro per tecnologie e arredi).

La nuova Cardiologia dell’Ospedale Maggiore

La nuova Cardiologia dell’Ospedale Maggiore, situata al 4° piano dell’edificio D, ospita il reparto di degenza, l’UTIC (Unità di Terapia Intensiva Coronarica), il Day Hospital e le sale di Emodinamica ed Elettrofisiologia, per un totale di 1.600 metri quadrati, con un aumento di circa 800 metri quadrati rispetto alla disponibilità di spazi del reparto precedente. Un investimento complessivo di 6.290.000 euro (3.500.000 euro dei quali per le opere strutturali, e 2.790.000 euro per tecnologie e arredi), che consentirà la gestione dei pazienti con maggiore efficienza, qualità e sicurezza.

La nuova Centrale Operativa 118 Bologna

La realizzazione della nuova Centrale Operativa del 118 ha consentito di migliorare la dotazione tecnologica e di ottimizzarne l’utilizzo, rafforzando ulteriormente le garanzia di efficienza e tempestività dei soccorsi.

La nuova Centrale Operativa 118 occupa una superficie di 1.451 metri quadrati, articolata su due piani, per un investimento complessivo di 4.578.000 euro (3.179.000 euro dei quali per opere strutturali, 1.100.000 euro per attrezzature tecnologiche e 299.000 euro per arredi.

E’ destinata ad accogliere, entro i primi mesi del 2014, la centrale operativa unica dell’area omogenea Est che coprirà i territori delle province di Bologna, Modena e Ferrara.

La nuova Centrale di sterilizzazione dell’Ospedale Maggiore

La nuova Centrale di sterilizzazione dell’Ospedale Maggiore, con un investimento complessivo di oltre 776 mila euro, consente la unificazione di tutte le funzioni di accettazione, cernita, pretrattamento, pulizia, confezionamento, sterilizzazione e stoccaggio di dispositivi medici e altri materiali sanitari provenienti dai diversi blocchi operatori dei vari ospedali della Azienda USL di Bologna.

La ristrutturazione delle Ali lunghe dell’ospedale Maggiore

La ristrutturazione dell’ottavo e nono piano dell’Ospedale Maggiore, 2.400 metri quadrati complessivi per un investimento totale di 4 milioni di euro, è parte del progetto aziendale di ristrutturazione dell’intero monoblocco dell’ospedale. E’ stata completata, infatti, la ristrutturazione del decimo, undicesimo e dodicesimo piano, e la loro attivazione è prevista entro questa estate. La ristrutturazione dell’ottavo e nono piano consentirà di adeguare ulteriormente le aree di degenza dell’Ospedale Maggiore agli standard di comfort e sicurezza già presenti nell’edificio D e nell’Ala Corta. L’attivazione dell’ottavo e nono piano ristrutturati è prevista per l’autunno 2014.

 

Maggiore-118La nuova Centrale Operativa 118 Bologna

La realizzazione della nuova Centrale Operativa del 118 ha consentito di migliorare la dotazione tecnologica e di ottimizzarne l’utilizzo, rafforzando ulteriormente le garanzia di efficienza e tempestività dei soccorsi.

Tutte le postazioni contano su una completa integrazione tra i sistemi radio, telefonici e dati, sull’applicativo informatico. In questo modo l’operatore può interagire con i diversi supporti utilizzando un unico computer ed una unica cuffia microfonica. Gli applicativi colloquiano con i database telefonici e cartografici, riducendo al minimo gli errori di localizzazione di quanti si rivolgono alla Centrale.

L’integrazione dei dati è completata dai flussi informativi da e verso i computer di bordo dei mezzi di soccorso. L’operatore di Centrale può conoscere, quindi, in tempo reale la posizione, la velocità e lo stato, di tutti i mezzi di soccorso sul territorio, individuando immediatamente quello più vicino al luogo di intervento.

Tra le novità della nuova Centrale:

ergonomia delle postazioni, oggi a 4 monitor, e insonorizzazione della sala, che permettono la simultaneità delle comunicazioni radio e telefoniche, senza disturbo reciproco tra gli operatori;

2 videowall composti ciascuno da 4 schermi da 50 pollici affiancati, che compongono un unico schermo di 2 metri per 3. I videowall consentono a tutti gli operatori, nelle diverse postazioni, di visualizzare e scambiare in tempo reale, in una sorta di chat multimediale, informazioni video e applicazioni come, per esempio, le telecamere poste sulle autostrade, il dettaglio delle attività in corso e i mezzi utilizzati;

video controllo dell’elisuperficie;

comando informatizzato di attivazione dell’elisoccorso.

La struttura

La nuova Centrale Operativa 118, occupa una superficie di 1.451 metri quadrati, articolata su due piani, per un investimento complessivo di 4.578.000 euro (3.179.000 euro dei quali per opere strutturali, 1.100.000 euro per attrezzature tecnologiche e 299.000 euro per arredi).

Al piano terra, di circa 1.000 metri quadrati, si trovano:

la sala operativa per la ricezione e gestione delle emergenze, costituita da 16 postazioni di lavoro;

un locale dedicato alle comunicazioni radio tra la Centrale e i mezzi 118, e di arrivo di tutte le reti telefoniche;

un locale che ospita le centrali informatiche e telefoniche per tutto l’edificio;

uffici con postazioni lavoro;

la sala operativa delle macro-emergenze, con 7 postazioni di lavoro;

due locali dedicati al riposo degli elicotteristi, dotati di servizi igienici;

due locali dedicati al riposo dei tecnici di assistenza agli elicotteri, dotati di servizi igienici;

un locale per la bonifica delle barelle e dei materiali utilizzati nel corso degli interventi;

due servizi igienici per il personale;

un locale destinato al relax del personale, dotato di cucinetta.

Al primo piano, di circa 450 metri quadrati, si trovano:

due locali destinati agli spogliatoi del personale;

la sottocentrale termica di condizionamento e trattamento dell’aria, il quadro elettrico generale e il sistema di alimentazione elettrico di emergenza;

una sala riunioni/briefing per operatori/equipaggi;

quattro uffici per i coordinatori della Centrale.

Per consentire l’installazione al piano terra delle reti telefoniche, dati ed elettriche, è stato realizzato un pavimento tecnico sopraelevato in gres porcellanato.

Per evitare fastidiosi riflessi sui monitor nelle sale operative è stato realizzato un sistema combinato di illuminazione dall’alto, con lucernari conici in corrispondenza delle zone centrali degli ambienti e lucernari inclinati al di sopra delle finestre.

Particolare attenzione, infine, è stata posta all’isolamento acustico, con l’installazione, tra l’altro, di controsoffitti in cartongesso fonoisolante e di rivestimenti fonoassorbenti.

L’attività della Centrale 118

La Centrale Operativa 118, che opera su base provinciale, ha risposto nel 2012 a 115.803 richieste di soccorso, con un incremento del 2.5% rispetto all’anno precedente. In 104.919 casi ha inviato un mezzo di soccorso. Di questi, il 25.8% per casi di elevata criticità (codice rosso), il 39% per eventi di media criticità (codice giallo), mentre il 35.2% dei mezzi è stato impiegato per casi a bassa criticità (codice verde).

90.622 sono stati i pazienti trasportati negli ospedali della provincia dopo la stabilizzazione clinica sul luogo dell’evento. I Pronto Soccorso e i reparti degli ospedali Maggiore e S.Orsola ne hanno accolto il 67%.

 

 

Il sistema di emergenza territoriale è garantito, nelle varie postazioni della provincia di Bologna, da 10 automediche con capacità diagnostico-assistenziali di Advanced Life Support, da 16 Ambulanze Infermieristiche che operano sulla base di protocolli per specifiche patologie, e da un numero di mezzi di soccorso variabile per fascia oraria e con equipaggi in grado di praticare manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce.

La Centrale gestisce, inoltre, l’elicottero della base di Bologna e della base di Pavullo nel Frignano. Nel corso del 2012 l’elisoccorso si è alzato in volto 970 volte, effettuando 720 missioni, 643 per interventi primari di soccorso, 77 per trasporti secondari. Il totale delle ore di volo è stato di 348.46.

La Centrale Operativa 118 di Bologna gestisce, inoltre, i trasporti sanitari inter e intra-ospedalieri in tutto il territorio dell’Azienda USL di Bologna. 136.498 i trasporti effettuati nel 2012, 55.488 dei quali intra-ospedalieri (40.6 %), 50.220 inter-ospedalieri (36.7 %), mentre 30.790 hanno riguardato pazienti in dialisi.

Traumi

Nel 2012 il 118 ha soccorso 211 persone con traumi gravi (cod. 3), 40 delle quali al di fuori del territorio della provincia di Bologna. In 128 casi sono intervenute le ambulanze e le automediche, mentre 83 sono stati gli interventi dell’Elisoccorso. I casi accolti dal Trauma

Center dell’Ospedale Maggiore di Bologna sono stati 147. Nello stesso anno sono stati soccorsi 140 pazienti con traumi ad elevato rischio evolutivo.

Arresto cardio-respiratorio

209 i pazienti con arresto cardio-respiratorio soccorsi e rianimati a Bologna, nel 2012, dai mezzi del 118. 34 (il 16.27%) sono sopravvissuti e sono rientrati a casa in buone condizioni neurologiche. Di questi, 24 erano stati trattati con defibrillazione.

Sindrome Coronarica Acuta

204 i pazienti con infarto miocardico acuto soccorsi, nel corso del 2012, nell’area metropolitana bolognese dai mezzi del 118 con Medico o Infermiere e avviati direttamente all’Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) dell’Ospedale Maggiore per l’angioplastica coronarica. Dal domicilio del paziente, infatti, il 118 teletrasmette l’ECG direttamente in UTIC evitando il passaggio in Pronto Soccorso e anticipando così la presa in carico. L’attivazione di questo percorso fast ha consentito, negli ultimi anni, una riduzione del 46% della mortalità per infarto.

In 13 pazienti l’infarto miocardico è stato complicato da arresto cardio-respiratorio. Anche in questi casi, dopo il successo delle manovre rianimatorie, i pazienti sono stati avviati al percorso fast per l’angioplastica.

Maggiore-Terapia-IntenLa nuova Rianimazione e la nuova Terapia Intensiva dell’Ospedale Maggiore

Le due nuove aree intensive dell’Ospedale Maggiore, la Rianimazione e la Terapia Intensiva, per un totale di 1.595 metri quadrati, sono ospitate al 10° piano dell’edificio D. Un corridoio collega i due reparti dotati, complessivamente, di 21 letti, 10 in Terapia Intensiva e 11 in Rianimazione. Un investimento complessivo di 6.597.000 euro (4.700.000 euro dei quali per le opere strutturali e 1.897.000 euro per tecnologie e arredi).

 

La struttura speculare dei due nuovi reparti contribuisce a migliorare la collaborazione tra il personale sanitario e rafforza la vocazione dell’Ospedale Maggiore per il trattamento dell’emergenza-urgenza, con particolare riferimento al trauma grave e alla cura della fase acuta della malattia anche nell’immediato post operatorio.

Le degenze sono organizzate come open space, con un ampio spazio fra i letti. Entrambe le aree open di Rianimazione e Terapia Intensiva sono attrezzate con sistemi a doppio pensile per ciascun letto. Un pensile è dedicato alla ventilazione e al monitoraggio del paziente, l’altro accoglie il display dei monitor di tipo modulare che rilevano parametri vitali (come ECG, temperatura corporea, pressione, pressione invasiva, gittata cardiaca) ed altre attrezzature, come le pompe di infusione per i farmaci in somministrazione continua. Questi dispositivi, ai lati del paziente ma sospesi, assicurano un posizionamento flessibile e sicuro delle molteplici apparecchiature tipiche delle aree intensive, e facilitano l’accesso al paziente per le attività in emergenza. Ogni letto, inoltre, è dotato di materasso antidecubito e di respiratori meccanici evoluti, che garantiscono la possibilità di utilizzare molteplici tecniche di assistenza ventilatoria nelle diverse fasi e per le varie tipologie di pazienti.

I sistemi di monitoraggio dei parametri vitali e le singole prescrizioni terapeutiche compaiono nei video touch screen posti alla base di ciascun letto e nella centrale di monitoraggio, collocata al centro del reparto, dalla quale gli operatori sanitari possono, se necessario, modificare le prescrizioni terapeutiche e trasmettere le nuove, telematicamente, al letto del paziente.

Considerata la tipologia di paziente, spesso sedato, non collaborante o con compromissione dello stato di coscienza, per facilitare l’attività assistenziale e consentirne lo spostamento in sicurezza per le attività di nursing e di diagnostica, è stato installato un sistema di sollevamento a binario pensile. Il sistema permette la movimentazione di ogni singolo paziente e fino a tre pazienti in contemporanea per ciascuna delle due aree. In questo modo è possibile ridurre il numero di operatori impiegati nella movimentazione di pazienti così delicati.

Sia in Rianimazione che in Terapia Intensiva, è presente un box per l’isolamento dei pazienti con infezioni particolarmente significative. I due box sono dotati di sistema di condizionamento ed isolamento climatico, che permette di gestire in sicurezza il microclima dell’ambiente, sia per il rischio di contagio che per patologie da immunodepressione.

Ogni area è dotata di sistemi per l’analisi di campioni ematici in urgenza, sistemi di defribrillazione ed ecografi per una prima diagnosi non invasiva. Nelle aree comuni, inoltre, sono a disposizione sistemi di lavaggio ad alta disinfezione e sistemi per la conservazione a temperatura controllata di farmaci e sacche di sangue.

La Rianimazione e la Terapia Intensiva sono servite da un sistema di climatizzazione e per il trattamento dell’aria, del tipo cosiddetto a tutt’aria, che garantisce il mantenimento di adeguati parametri microclimatici e la necessaria sterilità.

Le principali novità della nuova Rianimazione e della nuova Terapia Intensiva

Particolare attenzione è stata riservata ai familiari delle persone ricoverate, con un nuovo percorso dedicato. La Rianimazione e la Terapia Intensiva offrono ampie e confortevoli aree per l’attesa, oltre ad una sala colloqui destinata esclusivamente ai momenti di incontro con l’èquipe sanitaria.

Proprio per migliorare la relazione con i familiari e supportare i pazienti durante degenze così critiche, oltre che per alleggerire la fase di attesa, è stato esteso l’orario di visita per parenti e amici, che possono accedere tutti i giorni, dalle 14.30 alle 19.30.

Il completamento dell’informatizzazione del sistema terapeutico e di monitoraggio, nell’ottica della adozione, in futuro, della cartella elettronica, rende sin da ora possibile il diario clinico e la consegna infermieristica completamente informatizzate, con una maggiore sicurezza del controllo del piano terapeutico e la riduzione dei possibili errori da trascrizione.

Un ulteriore elemento innovativo e qualificante è rappresentato dall’inserimento di uno Psicologo che, in collaborazione con l’Unità Operativa di Psicologia Clinica, garantisce supporto al paziente, ai familiari e agli operatori, tanto in modo programmato che in emergenza.

L’attività

La Rianimazione ha effettuato, nel 2012, 597 ricoveri, 284 dei quali relativi a traumi e 113 a postoperatori. La degenza media è stata di circa 7 giorni. L’èquipe è composta da 15 medici anestesisti e rianimatori che ruotano anche nel servizio 118 e di elisoccorso, garantendo così una presa in carico dei pazienti fin dalla prima fase dell’evento acuto.

La Terapia Intensiva ha effettuato, nel 2012, 851 ricoveri, 351 dei quali post-chirurgici. La degenza media è stata di 3 giorni. Sono state effettuate, inoltre, 780 prestazioni di assistenza rianimatoria e consulenze nei reparti (l’80% delle quali nei reparti medici e il 20% in reparti chirurgici). L’èquipe è composta da 9 medici anestesisti rianimatori.

Il pool assistenziale, unico per la Rianimazione e la Terapia Intensiva, è composto da 63 infermieri, 12 operatori socio-sanitari e un unico coordinatore per entrambe le unità operative. Il personale infermieristico svolge la propria attività anche presso Bologna Soccorso (elisoccorso ed ambulanza), oltre a collaborare nella gestione delle emergenze in Pronto Soccorso e nei reparti di degenza.

Maggiore-CardiologiaLa nuova Cardiologia dell’Ospedale Maggiore

La nuova Cardiologia dell’Ospedale Maggiore, situata al 4° piano dell’edificio D, ospita il reparto di degenza, l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC), il Day Hospital e le sale di Emodinamica ed Elettrofisiologia, per un totale di 1.600 metri quadrati, con un aumento di circa 800 metri quadrati rispetto al reparto precedente. Un investimento complessivo di 6.290.000 euro (di cui 3.500.000 euro per le opere strutturali, e 2.790.000 euro per tecnologie e arredi), che consentirà la gestione dei pazienti con maggiore efficienza e sicurezza. E’ collegata direttamente, attraverso percorsi di accesso dedicati, al Pronto Soccorso e alla elisuperficie sopraelevata sul tetto dell’Edificio D.

Il nuovo reparto di Cardiologia

E’ costituito da 20 letti, in camere da due o tre posti, ciascuna con bagno.

E’ prevista la possibilità di monitoraggio telemetrico per 12 pazienti (4 in più rispetto al reparto precedente) con una centrale di monitoraggio presso la guardiola infermieristica. I pazienti monitorati attraverso la telemetria possono muoversi in tutta l’area di degenza e anche nella sala di attesa antistante.

La nuova UTIC

La nuova UTIC è costituita da 8 letti, 4 in box singoli e 2 in box doppi, uno in più rispetto al reparto precedente. Ciascuno di essi è dotato di sistemi a doppio pensile, che permettono di disporre di un’ampia area di lavoro e consentono, allo stesso tempo, di assistere agevolmente il paziente su tre lati del letto. Questi dispositivi, presenti ai lati del paziente ma sospesi, assicurano un posizionamento flessibile e sicuro delle molteplici apparecchiature necessarie nelle aree critiche e facilitano l’accesso al paziente per attività in emergenza.

Ogni letto è dotato di bed computer touch screen, che oltre a consentire la visualizzazione costante del tracciato di ECG completo, consente l’accesso ai software aziendali (ADT, cartella clinica e PACS). Oltre alla visualizzazione di immagini, radiografie, TAC, coronarografie, ecocardiografie sarà possibile, quindi, aggiornare la futura cartella clinica informatizzata direttamente al letto del paziente.

La nuova centrale di monitoraggio UTIC è dotata, inoltre, del più moderno software di analisi per l’ischemia e le aritmie.

La nuova Emodinamica

In stretto collegamento con l’UTIC e la degenza, secondo il modello organizzativo delle strutture cardiologiche a più alto livello assistenziale, la nuova Emodinamica dispone di 2 sale, una in più del reparto precedente, dotate di angiografi digitali di ultima generazione ad elevata definizione delle immagini. Le tecnologie angiografiche sono, infatti, tra le più evolute per accuratezza delle immagini e delle norme di radioprotezione peri pazienti e operatori sanitari.

Nella sala principale di Emodinamica sono eseguite le procedure elettive e di emergenza di coronarografia diagnostica e angioplastica coronarica per il trattamento dell’infarto miocardico acuto e delle sindromi coronariche acute. Le nuove tecnologie permettono non solo valutazioni angiografiche ma anche, grazie a sistemi di recente acquisizione, studi morfologici e funzionali approfonditi delle coronarie (ecografia intracoronarica-IVUS e flussimetria intracoronarica -fractional flow riserve).

La seconda sala di Emodinamica è fornita di un detettore radiologico in grado di esplorare campi più ampi e di eseguire indagini vascolari sia toraciche che periferiche. Questa sala, inoltre, è in grado di svolgere funzione di back-up per gestire in sicurezza la contemporaneità di eventuali emergenze cardiologiche (angioplastica primaria in pazienti con infarto miocardico acuto, posizionamento in emergenza di pacemaker temporaneo) e vascolari.

La nuova Elettrofisiologia

La sala di Elettrofisiologia è destinata all’impianto di pacemaker e defibrillatori, studi elettrofisiologici e procedure di ablazione transcatetere delle aritmie. E’ dotata di un angiografo digitale in grado di ricostruire, attraverso un sofisticato software, immagini tridimensionali delle camere cardiache. L’operatore può quindi navigare virtualmente in una copia tridimensionale, orientandosi con sicurezza e precisione nelle diverse aree del cuore.

Il sistema, particolarmente innovativo, è presente al momento solo in 5 centri cardiologici italiani, e consente di ridurre l’esecuzione di ulteriori indagini di imaging, come TAC o risonanza magnetica, nella fase preoperatoria. La sala di Elettrofisiologia è dotata, inoltre, di poligrafo e sistema di mappaggio elettrofisiologico endocavitario, con possibilità di integrazione delle immagini radiologiche tridimensionali e di quelle derivate dai sistemi di navigazione endocavitaria.

Il consolidamento delle funzioni di Centro Hub

Le nuove tecnologie e la facilitazione dei percorsi per la gestione del paziente acuto consentono un consolidamento delle due principali funzioni di hub svolte dalla Cardiologia del Maggiore all’interno della rete cardiologica metropolitana: la gestione tempestiva, in emergenza, del paziente con infarto miocardico acuto, e il trattamento delle aritmie cardiache gravi o invalidanti.

Il 60% dei pazienti con infarto, per i quali viene assicurata, 24 ore su 24, la riapertura della coronaria occlusa attraverso l’angioplastica, accede all’UTIC del Maggiore attraverso un percorso fast. Dal domicilio del paziente, infatti, il 118 teletrasmette l’ECG direttamente in UTIC e, di conseguenza, il paziente, una volta arrivato al Maggiore, salta il passaggio al Pronto Soccorso. L’attivazione del percorso fast ha consentito, negli ultimi anni, una riduzione del 46% della mortalità per infarto.

Per quanto riguarda la funzione di centro aritmologico, è stato superato il traguardo delle 2.500 procedure di ablazione (mappaggio e bruciatura, con piccole sonde inserite nel cuore, dei circuiti elettrici anomali all’origine delle aritmie), ed è in crescente aumento il numero di pazienti con aritmie ventricolari gravi che oggi possono essere trattate al Maggiore grazie alle tecnologie all’avanguardia e alla ventennale esperienza degli operatori.

L’attività della Cardiologia del Maggiore

Nel 2012, cosi come nel 2011, sono stati eseguiti 1.900 ricoveri in regime ordinario (circa 600 pazienti con infarto miocardico acuto o sindromi coronariche acute), 340 in day hospital, 1.900 coronarografie e 970 angioplastiche coronariche (di cui 310 angioplastiche primarie nell’infarto miocardico acuto, il volume di attività più alto tra le cardiologie italiane), 230 impianti di pacemaker, 60 impianti di defibrillatore (di cui 27 con funzione di pacing biventricolare per la terapia di resincronizzazione cardiaca nello scompenso), 205 studi elettrofisiologici, 180 ablazioni transcatetere (90 delle quali complesse) e 4 chiusure transcatetere dell’auricola sinistra. Sono state eseguite, infine, oltre 60.000 prestazioni ambulatoriali per esterni.

 

Maggiore-BlocchiOperatoriI nuovi blocchi operatori dell’Ospedale Maggiore

Sono tre i blocchi operatori realizzati nell’edificio D dell’Ospedale Maggiore, ciascuno con una superficie di 1.762 metri quadrati, per un investimento di 18.864.000 euro (10.400.000 dei quali per le opere strutturali e 8.464.000 per tecnologie e arredi).

Due blocchi ospitano 12 nuove sale operatorie già attive, il terzo blocco accoglie invece, al momento, la farmacia dedicata ai blocchi operatori e, al più presto, l’attività endoscopica interventistica pneumologica e gastroenterologica.

6 sale operatorie sono collocate nel piano atrio e costituiscono il blocco operatorio ad alta complessità dedicato agli interventi in emergenza (da effettuare immediatamente) e in urgenza (da eseguire entro poche ore). Le altre 6 sale, al secondo piano, sono dedicate, invece, agli interventi programmati, di media e bassa complessità. Con la realizzazione dei nuovi blocchi è stata, di fatto, raddoppiata la disponibilità di sale operatorie del Maggiore, a tutto vantaggio anche dell’attività programmata.

I nuovi spazi, più ampi e confortevoli dei precedenti, articolati su due piani con la

separazione dell’area dedicata all’emergenza-urgenza da quella riservata all’attività di elezione, e i nuovi percorsi per pazienti e operatori, consentono una ottimale

programmazione delle attività chirurgiche a garanzia dei più alti livelli di qualità e sicurezza dell’assistenza.

Nella realizzazione dei blocchi operatori particolare attenzione è stata rivolta ai percorsi. In particolare, l’ingresso dei pazienti e dei materiali, tra loro distinti, avviene attraverso un corridoio perimetrale ad anello che circonda ogni singolo blocco operatorio, mentre, in posizione centrale rispetto alle sale è stato realizzato un secondo corridoio per il personale già vestito per l’intervento. Si tratta di una soluzione innovativa, che garantisce maggiore sicurezza, più funzionalità e flessibilità operative. Le porte di accesso riservate agli operatori sono dotate, inoltre, di un doppio filtro per migliorare il controllo degli accessi e ridurre il rischio infettivo.

La sterilizzazione degli strumenti chirurgici viene effettuata nella nuova Centrale di

sterilizzazione, situata al piano rialzato e collegato ai blocchi operatori attraverso

montacarichi dedicati.

Tutte le 12 sale operatorie sono dotate di sala narcosi per consentire la preparazione

ottimale del paziente. Ogni blocco, inoltre, dispone di una recovery room con 6 posti letto ciascuna, per consentire il risveglio protetto del paziente. Le recovery room sono attrezzate con sistemi pensili simili a quelli delle Terapie Intensive, dotati delle tecnologie di monitoraggio centralizzato dei parametri vitali del paziente e di ventilazione.

Il paziente beneficia di un percorso sicuro e completamente informatizzato. Dal filtro di accesso, dove viene effettuato il riconoscimento, passando alle sale narcosi, dove vengono registrate le procedure effettuate e le check list di sicurezza, fino all’area di recovery room, dopo l’intervento, per la registrazione dei parametri del risveglio.

Il team chirurgico opera in un ambiente confortevole e con la possibilità di ampliare e perfezionare il proprio curriculum professionale.

In questo contesto è stato sviluppato anche il progetto di adeguamento, innovazione e rinnovo delle tecnologie. Il principale intervento riguarda la progettazione e realizzazione di sale operatorie integrate, all’interno delle quali le apparecchiature sono state posizionate in modo da assicurare la massima flessibilità d’uso, ergonomicità e sicurezza. Ogni sala è attrezzata, pertanto, con una doppia lampada scialitica con tecnologia innovativa a LED e telecamera per la ripresa del campo operatorio, pensile per l’anestesista completo di computer per la gestione dei dati anestesiologici e pensile per il chirurgo. Nelle sale nelle quali si registra un utilizzo più frequente delle tecniche videolaparoscopiche il pensile del chirurgo è stato attrezzato per l’alloggiamento di sistemi video ad alta definizione.

Ogni sala, inoltre, è dotata di un doppio PC touch screen, a parete e in campo operatorio per permetterne l’uso ai diversi operatori per la gestione e visualizzazione delle immagini. In questo modo l’équipe in sala ha la possibilità di visualizzare in più punti differenti immagini provenienti da diverse apparecchiature (videolaparoscopio, ecografo, radiologico per scopia, microscopio operatorio, campo operatorio per tecniche open) e immagini radiologiche di riferimento per l’intervento (PACS). Il sistema permette una connessione audio-video tra le diverse sale, in modo da poter ricorrere da remoto alla second opinion tra colleghi. Una sala operatoria, inoltre, è stata attrezzata con telecamera ambientale ad alta risoluzione e monitor a parete di grandi dimensioni e sarà utilizzata per eventi formativi a distanza e live surgery. Eventi formativi, infine, sono possibili, in video streaming, da tutte le sale. Particolare attenzione è stata rivolta alle tecnologie per l’assistenza anestesiologica pre, intra e post- operatoria: ogni sala, infatti, è dotata di due apparecchi per anestesia con sistema di monitoraggio dei parametri vitali e delle dinamiche respiratorie.

I blocchi operatori sono serviti da un sistema di climatizzazione e trattamento dell’aria del tipo a tutt’aria, che garantisce sia il mantenimento di adeguati parametri microclimatici che la necessaria sterilità dell’aria immessa con portate orarie conformi ai parametri definiti dai requisiti minimi per l’accreditamento. In particolare, è stato realizzato un sistema innovativo di monitoraggio e disinquinamento ambientale denominato ETRA, che effettua ciclicamente, attraverso punti di campionamento, prelievi dell’aria ambiente. I valori misurati sono confrontati, in tempo reale, con i valori limite previsti dalla normativa. Qualora questi limiti fossero superati, il sistema agisce automaticamente sull’impianto di ventilazione forzata e sulla regolazione ambientale, in modo da riportare tutti i valori sui normali parametri di funzionamento.

La ristrutturazione delle Ali Lunghe dell’Ospedale Maggiore

Alle nuove attivazioni, già realizzate, si affianca anche la ristrutturazione delle Ali Lunghe, la parte più antica dell’Ospedale, già completata per il 10°, 11° e 12° piano, e ancora in corso per l’8° e il 9° piano, per un valore di circa 6 milioni di euro. Ogni piano ha una estensione di 1.276 mq, per complessivi 6.380 mq, 3.828 dei quali già ristrutturati.

La ristrutturazione complessiva delle Ali Lunghe rappresenta l’ultima serie di interventi di adeguamento del monoblocco storico dell’Ospedale, caratterizzato dalla originale organizzazione distributiva degli spazi tipica degli anni ’60, con camere di degenza a 6 letti sprovviste di servizi igienici.

I piani ristrutturati, dotati di 40 posti ciascuno distribuiti in camere a 2 letti, garantiscono i più elevati standard di qualità e comfort, sia per i pazienti che per i familiari e gli operatori. Tutte le camere, infatti, sono dotate di servizi igienici e di pannelli radianti per la termoregolazione del riscaldamento e del condizionamento. Ogni letto, inoltre, è dotato di apparecchio TV a schermo piatto, su braccio snodabile.

Gli investimenti per la ristrutturazione del 10°, 11° e 12°piano, finanziati con Fondi ex art. 20 e con risorse dell’Azienda USL di Bologna ammontano a 5.969.000 euro per i lavori strutturali e a 235.000 euro per gli arredi.

Gli investimenti previsti per la ristrutturazione dell’8° e 9° piano, finanziati con Fondi ex art. 20, ammontano a 4 milioni di euro.

 

Maggiore-sterilizzazioneLa nuova Centrale di sterilizzazione dell’Ospedale Maggiore

La nuova Centrale di sterilizzazione dell’Ospedale Maggiore, un investimento complessivo di oltre 776 mila euro, consente la unificazione di tutte le funzioni di accettazione, cernita, pretrattamento, pulizia, confezionamento, sterilizzazione e stoccaggio di dispositivi medici e altri materiali sanitari provenienti dalle diverse sedi aziendali.

La centralizzazione delle funzioni di sterilizzazione, che assicura sistemi di standardizzazione e ottimizzazione dei set in tutto il territorio aziendale, ha comportato nuove procedure di sicurezza a garanzia della tracciabilità e una particolare attenzione agli aspetti logistici, in maniera da consentire tempi di trasporto dei materiali appropriati, da e verso la centrale.

Dal punto di vista tecnologico la nuova centrale è stata realizzata considerando i criteri di compartimentazione delle attività, con la creazione di una area di lavaggio, dotata di lavaferri passanti (capacità 50 DIN) e di backup non passanti (15 DIN), di una per il confezionamento, con 6 postazioni di lavoro, e di una terza zona per la sterilizzazione, dotata di autoclavi a vapore passanti (capacità 36 Unità Sterilizzazione), di backup (6 US) e di sistemi a perossido di idrogeno (capacità 200 litri).

 

 
















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