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Cyber truffa nel reggiano: preso dai carabinieri boss del raggiro

carabinieriMunito di un nickname e di una carta di credito prepagata si insidia nei siti di annunci compravendita più cliccati (ebay, subito.it etc.. ) piazzando annunci trattanti la vendita dei più disparati oggetti che ovviamente commercializza a sottocosto. La trattativa corre via mail e quando sulla carta vengono accreditati i soldi della vendita il gioco è fatto in quanto la merce non viene spedita e il “venditore” si dissolve nel nulla per poi “riapparire” sullo stesso sito con altro nickname e nuovo prodotto in vendita. Un vero e proprio boss del raggiro quello scoperto e denunciato dai carabinieri della Stazione di Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, dove è riuscito a gabbare un 30enne reggiano che ha acquistato una motosega pagandola 320 euro senza mai riceverla, in quanto le indagini dei Carabinieri hanno rivelato come l’indagato, un cittadino rumeno 25enne, abbia fatto della truffa la sua principale fonte di reddito. I carabinieri hanno infatti accertato che la carta prepagata utilizzata per farsi accreditare i soldi dal 30enne reggiano, registra numerosi movimenti per un controvalore di varie migliaia di euro i cui importi accreditati sarebbero, come sta emergendo dalle indagini, provento di una serie infinite di cyber truffe piazzate in tutt’Italia. Il giovane, stando alle risultanze dei carabinieri reggiani, agirebbe direttamente dalla Romania dove peraltro frequentemente preleva fisicamente dai vari sportelli Atm gli importi che gli ignari acquirenti gli versano sulla sua postepay. Nella more che le indagini facciano piena luce sul business truffaldino messo in piedi dal 25enne rumeno lo stesso è stato denunciato alla Procura reggiana in ordine al reato di truffa. Truffe, quelle telematiche, che stanno aumentando in maniera esponenziale alla luce delle numerose denunce presentate anche presso i vari comandi dell’Arma di Reggio Emilia. Per questo motivo fermo restando gli aspetti investigativi su cui stanno alacremente lavorando i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia gli stessi militari sensibilizzano gli appassionati dell’e-commerce di seguire alcuni consigli per un commercio elettronico e sicuro tenendo sempre presente che le cyber-truffe sono dietro l’angolo, o per meglio dire dietro un link:

• diffidare dei siti sconosciuti che promuovono sconti troppo allettanti;

• usare un browser sicuro e aggiornare regolarmente antivirus, firewall e software di sicurezza;

• controllare sempre la presenza del lucchetto sui siti web sicuri

• prediligere il pc di casa perché quello dell’ufficio potrebbe essere meno sicuro nel proteggere i dati delle carte di credito;

• controllare che il venditore oltre all’indirizzo di posta elettronica abbia anche una sede con un indirizzo reale e un numero di telefono a cui rivolgersi in caso di problemi legati all’acquisto del prodotto.

 

Infine per poter esercitare un azione risarcitoria ed essere ripagati dal’eventuale danno, i Carabinieri reggiani ricordano ai cittadini vittime di tali raggiri che su internet nessuno è anonimo, in quanto ogni utente è associato a un numero IP utilizzato per collegarsi al web. Se si è quindi caduti in una finta vendita online si può riuscire ad arrivare al responsabile e chiamarlo in causa quantomeno per il risarcimento del danno subìto. Bene farebbero al riguardo gli utenti ad improvvisarsi “investigatori” raccogliendo le prove (stampa della pagina web in cui era presente l’annuncio, eventuali risposte e-mail, numeri di telefono, nickname etc.. ) da consegnare alla più vicina stazione dove presentarsi per sporgere una regolare denuncia. Il resto lo faranno poi, come nell’odierno caso, le indagini dei carabinieri.

 
















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