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Reggio Emilia, sputa alla vista dei Carabinieri: tra la saliva trovata la cocaina che nascondeva in bocca

carabinieri20Nascondeva le dosi di cocaina in bocca pronto a inscenare lo sputo e quindi gettarle qualora avrebbe rischiato di essere beccato. La singolare tecnica di “autodifesa” adottata per vendere la cocaina non ha però impedito ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Reggio Emilia di incastrare il giovane pusher che ieri sera al culmine di un apposito servizio è finito in manette. Con l’accusa di spaccio di cocaina i Carabinieri hanno arrestato il cittadino nigeriano U.I., 35enne residente a Reggio Emilia, sequestrando la dose di cocaina “nascosta” tra la saliva e un’ulteriore dozzina di dosi già confezionate trovate a nella sua casa. Al cittadino nigeriano inoltre i carabinieri hanno sequestrato 140 euro provento dello spaccio e due cellulari utilizzati per i contatti con i clienti. Le indagini hanno preso spunto dagli approfondimenti investigativi svolti nei confronti di un giovane di colore noto negli ambienti come “il pusher dello sputo”. Nel tardo pomeriggio di ieri l’interessato è stato notato mentre veniva avvicinato da due giovani noti ai carabinieri quali tossicodipendenti. Al pusher attento non sfuggiva però la presenza dei carabinieri riconosciuti seppur in borghese per cui allontanava i due giovani con i quali, come poi appurato aveva un appuntamento per cedergli una dose di cocaina. Quindi dopo aver sputato all’indirizzo di una siepe si allontanava. Fermato dai Carabinieri lo straniero apparso tranquillo esibiva i documenti ignaro che i militari conoscendo la sua tecnica di autodifesa l’avevano notato sputare. In effetti individuato lo sputo tra la saliva i Carabinieri recuperavano una dose di cocaina. Dalla strada all’abitazione il passo è stato breve e dove i Carabinieri a seguito di una perquisizione rinvenivano ulteriori 13 dosi di cocaina (per un peso complessivo di oltre 10 grammi ndr) che venivano sequestrate unitamente a 140 euro in contanti e due telefoni cellulari. Ala luce di quanto accertato il pusher dallo sputo, veniva dichiarato in arresto e ristretto a disposizione della Procura reggiana.

 
















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