L’Aula del Senato ha approvato oggi la conversione in legge del decreto 43 accogliendo gli emendamenti del “Pacchetto Emilia” che avevano già ottenuto l’ok in commissione. E’ passata, quindi, anche la detassazione dei contributi che le imprese riceveranno per la ricostruzione, ma non la detassazione degli indennizzi assicurativi per la contrarietà del Ministero dell’economia e della Ragioneria di Stato. Anche questo ultimo elemento, insieme alla fiscalità di vantaggio e alla proroga dei mutui per i Comuni, è comunque rientrato nell’ordine del giorno che è stato approvato e che impegna il Governo a valutare la possibilità di affrontare tutte le problematiche sollevate nel corso dell’esame del provvedimento. Ora il cosiddetto “dl emergenze” passa all’esame della Camera. Ecco la dichiarazione del senatore modenese del Pd Stefano Vaccari.
“Il Governo ha accolto un nostro ordine del giorno ‘TerremotoEmilia’ che impegna lo stesso Governo a valutare la possibilità di affrontare tutte le problematiche sollevate nel corso dell’ esame del provvedimento e in particolare ad affrontare, nel primo provvedimento utile, tutti i temi che sono rimasti fuori dalla conversione in legge del decreto 43: dalla fiscalità di vantaggio per le microimprese, alla detassazione degli indennizzi assicurativi per la ricostruzione alla proroga dei mutui per i Comuni. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto di concerto con le altre forze politiche, la Regione e il Governo, per modificare il decreto legge emergenze che affronta la ricostruzione e la ripresa post sisma ma abbiamo voluto impegnare l’Esecutivo su questioni che riteniamo imprescindibili, attraverso un ordine del giorno, in modo che preveda in prossimi provvedimenti la detassazione degli indennizzi assicurativi per la ricostruzione, ad accordare ai Comuni una proroga del pagamento dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, a prevedere una fiscalità di vantaggio per l’area colpita. Con lo stesso ordine del giorno, abbiamo inoltre ottenuto un impegno del Governo ad estendere i termini per l’accatastamento dei fabbricati rurali, l’accesso ai contributi per i cittadini e le imprese, anche quelle il cui proprietario non sia residente in loco, purché ci sia un contratto di affitto registrato, e in comuni dove è dimostrabile il nesso causa-effetto dei danni provocati ai fabbricati”.
