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Intitolata a Giuseppe Grasselli la piazza “ex Caam” di Reggio Emilia

intitolazione-grasselliDa oggi la piazza tra viale Monte Grappa, via San Girolamo, via San Filippo e via Fontanelli, popolarmente definita dai reggiani “ex Caam”, si chiama piazza Giuseppe Grasselli. Si è tenuta infatti stamane la cerimonia di intitolazione dell’area nel cuore del centro storico a uno dei personaggi che ha segnato la storia delle città, dando vita, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, a importanti iniziative in campo economico che tuttora contribuiscono al benessere della comunità reggiana.

“L’intitolazione di oggi non è un gesto banale, bensì l’omaggio a una persona che ha lasciato traccia di sé nella nostra storia e una testimonianza per le generazioni future”, ha detto oggi la presidente del Consiglio Comunale Emanuela Caselli nel corso della cerimonia, alla quale hanno partecipato il prorettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Luigi Grasselli, figlio di Giuseppe, la figlia Maria Francesca, il vicepresidente della Camera di Commercio Francesco Fontanili, che ne ha ricordato la “visione economica articolata e innovativa”. Erano inoltre presenti, tra gli altri, l’assessore provinciale Marco Fantini, il presidente dell’Unione industriali Renzo Landi, il presidente del Ceis Don Giuseppe Dossetti, esponenti del mondo industriale e civile reggiano che ebbero modo di conoscere e collaborare con Giuseppe Grasselli.

“Oggi facciamo riferimento a un pezzo della storia d’Italia e di Reggio Emilia, in particolare il periodo della ricostruzione del secondo dopoguerra – ha detto Grasselli –, un’epoca di grande tensione morale e di alti valori, che hanno consentito al Paese di ricominciare da capo. Oggi è l’occasione per richiamare alla memoria quel mondo”, ha aggiunto Grasselli, ricordando tra l’altro i personaggi che lui stesso, ancora bambino, ebbe modo di conoscere perché frequentavano la casa paterna. Tra questi, Giuseppe Dossetti, Romani Prodi, il vescovo di Reggio Gilberto Baroni.

Grasselli

Giuseppe Grasselli, classe 1908, laureato in Scienze economiche e commerciali all’Università Bocconi di Milano, fu presidente della Camera di commercio, industria e agricoltura reggiana dal 1951 al 1965. A lui si deve al creazione dell’attuale sede della Camera di commercio, inaugurata nel 1965, sotto l’Isolato San Rocco, oltre all’istituzione della Rassegna suinicola (che nel 1963 divenne internazionale), del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano, dei Consorzi del Lambrusco e del Bianco di Scandiano e del Mercato ortofrutticolo all’ingrosso.

Ricoprì numerosi incarichi, tra cui la vicepresidenza del Banco San Geminino e San Prospero dal 1960 al 1990, la presidenza dell’Associazione provinciale degli Industriali dal 1968 al 1971 e dell’Unione provinciale delle cooperative. Fu inoltre componente dei consigli di amministrazione del Santa Maria Nuova e della Lombardini Motori, del Mediocredito dell’Emilia Romagna e dell’Istituto regionale del credito Agrario.

Durante la lotta di Liberazione fu in contatto con le forze partigiane e con Pasquale Marconi, contribuendo, in qualità di Ufficiale dell’esercito italiano, a rifornire di viveri, a rischio della vita, la popolazione della montagna e i gruppi partigiani.

Legato alla Democrazia cristiana, di cui fu segretario amministrativo, nel 1958 la sua candidatura al Senato fu annullata per un errore formale.

Si è spento nel dicembre del 1993.

 

 

 
















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