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Il Consiglio Comunale di Scandiano approva la proposta per il bilancio di previsione 2013

Ieri Venerdì 28 Giugno il Consiglio Comunale di  Scandiano ha approvato la proposta di bilancio di previsione per il 2013. L’approvazione è avvenuta dopo una discussione lunga, ma pacata e costruttiva, che ha toccato i punti fondamentali del bilancio. Si tratta della conclusione di un percorso partecipativo durato quasi un mese e che ha visto l’organizzazione di 18 momenti di confronto con i cittadini, le associazioni di categoria, i sindacati, le consulte sportive e del volontariato, i dipendenti, i gruppi consiliari.  

Queste le dichiarazioni del Sindaco Alessio Mammi e dell’assessore al bilancio Gianluca Manelli:

“Come per le imprese e per le famiglie anche per il nostro Comune questo è stato l’anno più difficile per la predisposizione del bilancio. I molti tagli e la tanta incertezza normativa ci hanno portato ad approvare il Bilancio a metà anno, come tutti i Comuni della provincia. Una situazione abbastanza inedita per il nostro territorio e che ha ulteriormente complicato la gestione ordinaria dell’Ente.

I numeri comunque parlano da soli. In 4 anni il Bilancio del Comune è passato da 20 milioni di euro a 16,5. E tutto questo mentre con l’introduzione dell’IMU la pressione fiscale raddoppiava. Quest’anno tra tagli di trasferimenti, diminuzione di entrate indirette e dirette, maggiori spese, abbiamo dovuto recuperare oltre un milione di euro. Bisognava mettere assieme due esigenze che riteniamo imprescindibili ma difficili da far conciliare. Mantenere i servizi fondamentali, in particolare quelli alla persona, da una parte, e dall’altra cercare di non gravare ulteriormente le famiglie e le imprese così duramente colpite dalla crisi. Con uno sforzo considerevole, che ha obbligato tutti anche a trovare strade diverse dal passato, pensiamo di esserci riusciti.

Siamo perfettamente consci che l’imposizione fiscale generale sui nostri concittadini è aumentata oltre ogni misura e proprio per questo abbiamo ritenuto importante fare la nostra parte per non aggravare la situazione. Deve essere chiaro che gli incrementi della tassazione di questi anni non sono andati ai comuni. I numeri lo dimostrano in modo chiaro. Non dimentichiamo che quest’anno è prevista anche l’introduzione della nuova imposta sui rifiuti, la TARES, la quale contiene una sorta di addizionale da versare allo Stato, questo comporterà un aggravio per i contribuenti senza guadagni per il comune. Noi avremo semplicemente il triste ruolo dell’esattore.

Abbiamo ritenuto che in queste condizioni economiche fosse improponibile ritoccare le aliquote IMU ed IRPEF. Non ci saranno incrementi di tasse ne sull’abitazione, ne sulle attività produttive e nemmeno sui redditi. I tagli alla spesa che abbiamo dovuto effettuare sono quindi molto pesanti.

Abbiamo dovuto rivedere l’intera organizzazione, risparmiando ogni centesimo possibile. L’estinzione di mutui portata avanti in questi anni ci ha dato una boccata d’ossigeno fondamentale in questa fase. I servizi fondamentali rimangono, ma con meno personale e meno risorse di prima. Iniziative ed eventi sono pesantemente ridotti, aiuti allo sport ed al volontariato sono stati rivisitati. Imponente il lavoro di riduzione dei consumi energetici e delle utenze. Noi facciamo la nostra parte cercando di portare il nostro contributo al risanamento, ma cercando soprattutto di garantire un futuro al nostro territorio.

E’ auspicabile però che le politiche sugli enti locali cambino. Ci hanno trasformato in esattori per conto dello Stato, abbiamo fornito un contributo al risanamento molto superiore al peso del comparto, abbiamo visto ridotte gravemente le nostre funzioni e le nostre autonomie.  Eppure continuiamo ad essere l’istituzione più vicina ai cittadini e fondamentale elemento di democrazia e partecipazione dal basso alla vita pubblica. Chiediamo semplicemente che questo ruolo, che esercitiamo nei fatti, sia riconosciuto anche normativamente e nella attribuzione di adeguate risorse. I comuni non rappresentano il territorio, ma sono il territorio.”
















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