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Scandiano: restio a ogni forma “rieducativa”, arrestato dai Carabinieri

In poco piu’ di un mese ha “bruciato” tutti i benefit di legge violando nell’ordine obbligo di firma e obbligo di dimora no potendo beneficiare dei domiciliari in quanto anche lo zio ritenendolo troppo indisciplinato non l’ha accolto in casa aprendo di conseguenza le porte del carcere dove è stato condotto dai Carabinieri di Scandiano, comune in provincia di Reggio Emilia. E’ la singolare e per certi aspetti assurda storia del 20enne Y.E.F. salito alla ribalta delle cronache reggiano lo scorso 7 maggio allorquando venne arrestato dai Carabinieri della Tenenza di Scandiano (RE) per una serie di furti di biciclette compiuti tra le province di Reggio Emilia e Modena. Il giorno dopo l’arresto, in attesa del processo, il giudice gli ha concesso l’obbligo di presentazione alla P.G.. Un beneficio che violato in maniera reiterata tanto che o stesso giudice, recependo le segnalazioni dei Carabinieri della Tenenza di Scandiano nei cui uffici doveva quotidianamente presentarsi, ha aggravato la misura sottoponendolo, il 28 maggio scorso, all’obbligo di dimora nel comune di Viano (RE) da dove non poteva allontanarsi. Lui ha continuato nella sua condotta indisciplinata come accertato dai Carabinieri di Scandiano che piu’ volte l’hanno sorpreso a Scandiano in violazione del’obbligo di soggiorno. Quando poi il giudice lo scorso 12 luglio ha ulteriormente aggravato la misura disponendo gli arresti domiciliari è stato o zio a far aprire per il nipote le porte del carcere. “E’ troppo indisciplinato non lo voglio a casa”. In mancanza quindi di un domicilio dove sottoporlo ai domiciliari l’unica struttura idonea era il carcere dove ieri il giovane è stato condotto dai Carabinieri di Scandiano che l’hanno arrestato e dove avrà tempo di meditare sul suo comportamento.
















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