Hanno seppellito rifiuti speciali nel cortile della loro abitazione incuranti che potessero arrecare danni anche a loro stessi oltre che a tutta l’area circostante. Anche le preoccupazioni esternate dai vicini non hanno sortito effetto e così i rifiuti sono rimasti nel cortile. Per questo motivo un 82emne e la moglie 80enne sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per violazione alle leggi a tutela dell’ambiente. Sono infatti entrambi accusati, in concorso, del reato di abbandono di rifiuti speciali e pericolosi. A segnalare l’accaduto ai Carabinieri di San polo d’Enza un vicino di casa che non avendo trovato risposta dai diretti interessati si è rivolto ai Carabinieri del paese segnalando che i vicini avevano sotterrato nel loro cortile dell’eternit coprendolo poi con materiale inerte da cantiere. I carabinieri ricevuta la segnalazione ed al fine di procedere alle dovute verifiche procedevano al sequestro dell’area cortiliva dove l’eternit era stato sotterrato e quindi attivavano dovuti protocolli finalizzati anche ad accertare, attraverso analisi di laboratorio, la natura dei rifiuti sotterrati. L’esito degli accertamenti confermava la responsabilità dei due coniugi in quanto come rilevato dalla documentazione relativa agli esami effettuati dagli incaricati dell’Ufficio ARPA di Reggio Emilia emergeva che tra il materiale utilizzato dai due coniugi per riempire la fossa del cortile è stata rinvenuta la presenza di lastre di cemento di amianto che, opportunamente campionate, hanno fatto emergere la presenza di crisotilo e crocidolite confermandone la natura pericolosa. Alla luce dei fatti i Carabinieri terminate le indagini chiedevano il dissequestro del’area per poter procedere alla bonifica dei rifiuti tossico nocivi interrati in cortile. Per i due anziani coniugi inevitabile di conseguenza la denuncia in ordine al citato riferimento normativo violato.
(immagine di repertorio)