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Modena, cooperazione internazionale: un bando al femminile

lavoro_1È consultabile on line (www.comune.modena.it/modenacooperazione) la graduatoria degli ammessi all’ottava edizione del Corso per Volontari della Cooperazione internazionale organizzato dal Comune di Modena in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e l’Ateneo cittadino.

Hanno partecipato al bando 111 candidati (di cui tre domande escluse perché giunte oltre i termini) con una netta predominanza di donne: 76 contro 35 uomini, tutti in possesso di laurea o diploma. La prevalenza femminile, come il grado di istruzione elevato confermano il trend delle scorse edizioni; tende ad aumentare anche l’età media dei candidati che quest’anno si attesta sui 29 anni. La Commissione ha individuato diciannove giovani come i più idonei per curriculum, esperienze fatte nel volontariato e motivazione personale a partecipare al corso gratuito che si svolgerà nella sede di Overseas a Spilamberto. Si tratta di 13 donne e 6 uomini, tutti laureati con l’unica eccezione di un diplomato; soltanto due non sono di nazionalità italiana, provenendo da Algeria e Camerum, altrettanti quelli che non risiedono in provincia di Modena. L’età media dei corsisti selezionati è di 27 anni.

I restanti sei posti a disposizione sono stati assegnati a studenti iscritti ai corsi di laurea dei Dipartimenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia aderenti all’iniziativa (Studi Linguistici e Culturali, Economia Marco Biagi, Educazione e Scienze umane) .

“Obiettivo del corso – afferma l’assessore alla Cooperazione internazionale Fabio Poggi – è contribuire a un processo di rivitalizzazione della cooperazione attraverso il contributo di diversi soggetti e il coinvolgimento dell’indubbia ricchezza costituita dal volontariato locale valorizzando le capacità e il protagonismo dei giovani. Gli oltre 100 che hanno partecipato alla selezione rappresentano, infatti, solo la punta di un iceberg in grado di muovere migliaia di modenesi, tra cui tanti giovani che con il loro impegno volontario contribuiscono ad arricchire e a rendere più solidale il tessuto sociale della città. Siamo, inoltre, certi che anche da questa nuova edizione del corso, come è avvenuto negli scorsi anni, emergeranno dai partecipanti esperienze e proposte interessanti e innovative”.

Da novembre a giugno i venticinque corsisti affronteranno quattro incontri pubblici e nove week end di full immersion con lezioni frontali, laboratori, esperienze e buone pratiche, momenti di discussione e confronto sui temi della cooperazione internazionale con professionisti del settore e docenti universitari. Al termine, frequenteranno uno stage all’estero o in Italia per mettersi alla prova: un’esperienza forte da cui far scaturire nuove idee e nuovi progetti per ripensare le pratiche e i principi, i ruoli e i traguardi da raggiungere, adeguandoli alle necessità del nostro tempo.

 
















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