Una S. Messa a suffragio mercoledì 19 marzo alle ore 8.30 nella Chiesa di Santa Barnaba (via Carteria 108) a Modena, nel dodicesimo anniversario dell’assassinio per mano delle Brigate Rosse, ricorderà la scomparsa del giuslavorista professor Marco Biagi, che viene commemorato dalla Fondazione universitaria e dal Dipartimento di Economia che portano il suo nome e dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dove ha insegnato ininterrottamente dal 1984, con un convegno internazionale dal titolo “Lavoro e diritti sociale: uno scenario in evoluzione”, apertosi la mattina di oggi, martedì 18 marzo e che proseguirà anche nella giornata di mercoledì 19, successivamente al rito religioso.
Scopo del convegno è investigare l’attualità del diritto del lavoro, verificando se e fino a che punto la crisi e le dinamiche economiche globali ne abbiano scosso le fondamenta teoriche e i valori di riferimento, giungendo forse a mettere in discussione il loro legame con le istanze di protezione sociale degli individui. In particolare, il convegno si propone di valutare l’impatto esercitato dalle forze del cambiamento economico e sociale sui bisogni e gli interessi dei lavoratori e delle imprese, alla luce dell’evolversi di contraddittorie tendenze: da un lato si assiste ad una nuova generazione di aspettative avanzate, legate alla flessibilità, alla formazione e all’efficienza produttiva; dall’altro al permanere di significativi segmenti di sottoprotezione, rappresentati dalla crescente disoccupazione, dalla contrazione del reddito disponibile e dalla conflittualità tra le generazioni. Hanno aderito all’iniziativa circa 40 studiosi provenienti da vari paesi d’Europa, dagli Stati Uniti, dalla Russia, dal Sudafrica e dall’America latina. Uno spazio speciale verrà inoltre dedicato a giovani studiosi, prevalentemente dottorandi di ricerca, che avranno l’occasione di presentare e discutere i propri lavori di fronte ad alcune delle maggiori autorità scientifiche della materia.
Ad aprire il convegno stamane il Rettore prof. Angelo O. Andrisano.
