Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad una vicenda molto grave avvenuta in un liceo cittadino: un’assemblea sul tema della diversità, precedentemente approvata dalla maggioranza dagli studenti e dal Consiglio d’Istituto, è stata prima bloccata e poi annullata sotto la spinta di un manipolo di una quarantina di genitori cattolici, con chiare motivazioni di tipo ideologico, animati da chissà quali fobie.
Esprimiamo piena solidarietà agli studenti ed alle loro famiglie, cui è stato negato un interessante momento d’approfondimento culturale, stigmatizzando quanto è avvenuto ed osservando come ancora oggi minoranze fortemente organizzate e spalleggiate dalle forze politiche più retrive e colluse col mondo clericale riescano a tenere in ostaggio un’intera società. Anche l’immagine della nostra città, descritta come chiusa e bigotta dai media nazionali, non rende onore alla stragrande maggioranza dei nostri concittadini, per lo più laici e tolleranti, ma purtroppo non organizzati ed altrettanto militanti quanto quelli legati al mondo cattolico.
Ricordiamo che una repubblica democratica dovrebbe favorire la diffusione della conoscenza mentre una scuola che vieta incontri come questi, sotto la spinta di paure e fobie di natura medioevale, nega il suo stesso mandato. E che, parimenti, la Costituzione garantisce contro le discriminazioni: quindi negare la parola a Luxuria a causa del suo orientamento sessuale vanifica coi fatti tanti discorsi che, pubblicamente, ogni giorno, vengono spesi contro le discriminazioni. Si è trattato quindi di una vera e propria crociata contro la laicità della scuola ed i valori di pluralismo che questa dovrebbe rappresentare.
Notiamo inoltre che l’ascesa al soglio pontificio di Bergoglio ha destato parecchie speranze nell’ambito del mondo cattolico non fondamentalista anche se, nei fatti, pare che nulla cambi nella testa di chi pretende che propri valori e credenze debbano sempre avere la meglio sulle ragioni del resto della popolazione.
Sollecitiamo gli studenti a proseguire nel loro percorso di confronto e ricerca in un dialogo che sia aperto a tutte le istanze presenti in una società complessa ed in divenire come quella attuale.
(UAAR, Circolo di Modena)