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A chiusura dell’anno scolastico, a Fiorano, Festa Babele ‘Aspettando l’estate’

festaBabeleSi è svolta ieri sera, giovedì 5 giugno, al Salone del Pellegrino, la festa di fine anno ‘Aspettando l’estate’ del Gruppo Educativo Babele, che anche quest’anno è stato un punto di riferimento per numerosi ragazzi delle scuole superiori di primo grado (medie), i quali vengono accompagnati durante l’intero anno scolastico, da educatori e volontari, in un percorso di crescita che permetta loro di sviluppare competenze relazionali utili nei differenti contesti di vita.
Nato come attività volontaria, incentrata sul recupero scolastico per i ragazzi delle scuole medie all’interno della parrocchia S.G. Battista, il progetto si è poi ampliato prima attraverso una collaborazione con il Comune di Fiorano e successivamente grazie alla creazione di una rete sinergica con le realtà dei territori limitrofi, fino a diventare un servizio consolidato e attivo nel territorio.
Alla festa erano presenti i ragazzi, gli educatori, le famiglie, il parroco Don Giuseppe e il vicario Don Filippo, il sindaco Francesco Tosi e l’ex vicesindaco Maria Paola Bonilauri.
Iniziata con la Messa, per i cattolici, in Santuario, è proseguita la con la presentazione dell’attività svolta, consegna diploma ai ragazzi e alle ragazze del Babele e attestati di riconoscenza, buffet con piatti tradizionali tipici delle cucine dei ragazzi frequentanti, con ricette di mezzo mondo e conclusione con il lancio delle lanterne magiche. La serata è stata condotta dal gruppo degli educatori, guidati dal responsabile di Babele, Claudio Corradini.

L’intento di chi opera in questo servizio è quello di sostenere i ragazzi, in un momento delicato del loro percorso di vita, per aiutarli a fare scelte consapevoli, a costruire relazioni basate sul rispetto e la collaborazione e a scoprire le proprie potenzialità; tutto questo attraverso diverse attività che spaziano dal supporto scolastico ai laboratori creativi, dalle attività ludiche a quelle sportive e ricreative.
Lavorare sul supporto scolastico al GET, comporta lavorare sull’autonomia di gestione del lavoro da parte dei ragazzi e considerarne le attitudini personali; a questo proposito, quest’anno, è stata proposta un’attività volta a far conoscere e sperimentare ai ragazzi attraverso schede didattiche e giochi, le differenti tecniche di memorizzazione, per permettere loro di avere maggiori strumenti a disposizione, aiutarli a ragionare su cosa ricordano meglio e su quali processi attivano per farlo.
Tra le attività proposte in questo anno scolastico, una è stata pensata proprio per lavorare sullo sviluppo di relazioni positive, basate sul dialogo e la collaborazione. Attraverso diverse attività ludiche e momenti di confronto, si è cercato di stimolare i ragazzi ad ascoltarsi senza essere giudicanti e a reagire alle critiche in modo costruttivo.
È stata un’occasione importante per provare a mettersi nei panni dell’altro e riflettere su cosa si provi ad essere giudicati, per sperimentare la fatica, ma anche la soddisfazione che deriva dalla collaborazione.
Diverse sono state le attività proposte sul tema dei diritti, argomento a cui è rivolta sempre una particolare attenzione e che viene affrontato ogni anno in occasione della giornata dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Il diritto affrontato questa volta è stato il diritto al gioco: i ragazzi sono stati stimolati alla riflessione attraverso un video e la lettura dell’art. 31 della CRC e sono stati invitati a produrre un “medaglione” con una frase personalizzata partendo dall’incipit comune “se giochiamo insieme..”.
Quasi tutti hanno risposto a questo stimolo dicendo che, quando si gioca insieme, ci si diverte di più e si combatte la noia; molti hanno riportato che, attraverso il gioco, si impara a conoscere gli altri e il mondo, e si consolida l’amicizia. Altri temi emersi dalle frasi dei ragazzi sono quelli della condivisione e del rispetto, elementi essenziali per poter si divertire giocando insieme.
Il pomeriggio è poi proseguito mettendo in pratica il diritto e giocando tutti insieme a diversi giochi di società.
Un’altra attività di quest’anno ha concentrato la sua attenzione sulla sensibilizzazione al tema dei diritti umani e della globalizzazione. Questo tema così complesso, è stato proposto ai ragazzi con modalità ludiche e interattive che li hanno visti coinvolti in prima persona nella creazione di dinamiche che riproducessero lo scambio di merci, la negazione dei diritti e la spartizione delle risorse alimentari; questo ha permesso loro di sperimentare tematiche che altrimenti sarebbero rimaste astratte e difficilmente afferrabili.
Gli incontri si sono conclusi cercando di rispondere alla domanda “cosa possiamo fare noi?”, proponendo il commercio equo e solidale come strumento per ridurre le disuguaglianze e garantire il rispetto dei diritti.
Attinente al tema dei diritti è stata proposta un’attività che, partendo dall’articolo 3 della Costituzione Italiana, potesse stimolare una riflessione sul concetto di cittadinanza e di cittadino. Il ragionamento fatto insieme ai ragazzi ha portato a concentrarsi sul significato dell’essere buoni cittadini: ciò che è emerso dalle loro riflessioni è che essere cittadini non è solo un diritto, ma è soprattutto un dovere; significa dimostrare interesse e fare qualcosa per il proprio paese. Sulla scia di queste idee è stato proposto ai ragazzi di attivarsi in prima persona per migliorare la loro città: loro, con entusiasmo, si sono spesi per osservare e fotografare zone e oggetti degradati e hanno poi lavorato in gruppo per trovare una soluzione al problema che avevano osservato. L’incontro si è concluso con un effettivo intervento sul territorio da parte dei ragazzi che, dopo un confronto con Bononcini, tecnico comunale per le aree verdi, per verificare la realizzabilità dei progetti, hanno ridipinto un gazebo sito nel parco XXV Aprile.
La collaborazione con CEAS Pedecollinare è continuata anche quest’anno e ha coinvolto i ragazzi in un incontro di sensibilizzazione sul corretto utilizzo di internet e dei social network. È stato un incontro partecipato visto il tema a loro così vicino, che ha permesso loro di scoprire cose nuove e divertenti sui mezzi di comunicazione e il loro sviluppo, ma soprattutto li ha spinti a riflettere sulle conseguenze negative che potrebbe avere sulla propria reputazione, un uso scorretto ed eccessivo dei social network.
In occasione del 25 aprile è stata proposta ai ragazzi un’attività con l’obiettivo di riscoprire insieme perché il 25 aprile è festa, quali valori porta con sé questa giornata e ricordare alcuni eventi accaduti a Fiorano durante la guerra. L’attività è stata rivolta ai ragazzi di terza media, poiché è un argomento che affrontano anche a scuola e sul quale quindi potevano avere già idee da condividere; ci si è avvalsi di video musicali, video di testimoni che hanno vissuto la Resistenza, immagini e letture per stimolare la riflessione e per aiutarli a capire quali potessero essere gli stati d’animo delle persone in quei tragici momenti. Successivamente è stato chiesto ai ragazzi di mettersi nei panni di chi ha vissuto la guerra e di scrivere un pensiero, una frase che quelle persone avrebbero potuto pronunciare e ci si è recati in piazza C. Menotti per visitare il monumento ai caduti; qui è stato prodotto un video in cui i ragazzi hanno recitato i pensieri prodotti in precedenza.
Infine è importante ricordare il grande successo ottenuto dai ragazzi che hanno partecipato numerosi al concorso letterario @scrivo2014, un concorso che impegna i ragazzi di tutti i GET del distretto nella produzione di testi e silentbook partendo da un incipit comune. I ragazzi del Babele si sono distinti per il numero di produzioni, ma soprattutto per la qualità dei testi e dei disegni, riuscendo ad ottenere i più alti risultati. Ciò è stato possibile grazie all’entusiasmo e all’impegno dimostrati dai ragazzi, i quali si sono resi disponibili a partecipare a diverse attività di stimolo proposte dagli educatori con l’obiettivo di accendere la fantasia e la creatività.
Tutte le attività proposte sono pensate per rispondere a specifici bisogni, espliciti ed impliciti, espressi dai ragazzi; per dare loro strumenti utili a costruire il loro percorso di vita in autonomia e facendo scelte consapevoli.

 
















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