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Scandiano: seminari “Feriti Dentro” e “Tu pensi che io sia cattivo”

seminari-scandianoIl Servizio Sociale Associato dell’Unione Tresinaro Secchia, con il contributo della Provincia di Reggio Emilia e l’adesione di tutte le dirigenze scolastiche del distretto, ha proposto in questi giorni appuntamenti di approfondimento rispetto alla difficile situazione di bambini e ragazzi che hanno subito traumi, perdite, abbandoni, lutti e che in particolare nell’ambito scolastico esprimono il loro disagio. Hanno accompagnato le riflessioni i colleghi del Centro di Terapia dell’Adolescenza, la psicologa e psicoterapeuta Gloriana Rangone, la psicologa e psicoterapeuta Sara Lombardi insieme all’Educatore Professionale e presidente della Coop. “Ippogrifo” di Sondrio Paolo Pomi.
Il primo appuntamento lunedì 8 settembre è stato rivolto a insegnanti e operatori che si occupano di bambini frequentanti le scuole elementari. “Feriti Dentro” il titolo dell’iniziativa che intende promuovere la capacità degli adulti di rispondere in modo adeguato ai bisogni di bambini che nel loro percorso di vita hanno vissuto esperienze sfavorevoli.
Nel corso della giornata, aperta dal saluto ai presenti portato dal Vicesindaco e Assessore alla Scuola del Comune di Castellarano, Paolo Iotti, sono stati presentati gli esiti di un percorso che durante l’anno scolastico 2013-2014 ha coinvolto un gruppo stabile di insegnanti, educatori, psicologi, nella sperimentazione di strategie innovative di gestione dei comportamenti difficili che i bambini con queste storie presentano a scuola.
Martedì 9 settembre, amministrazioni dei Comuni del Distretto rappresentate dall’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Scandiano, Giulia Iotti, si è invece svolto il secondo seminario “Tu pensi che io sia cattivo” che inaugura l’avvio di un analogo percorso dedicato a insegnanti, educatori, operatori, che si occupano di adolescenti che frequentano le scuole medie e superiori.
In entrambi gli appuntamenti si ribadisce la necessità di offrire a questi bambini e ragazzi occasioni di vicinanza agli adulti che svolgono funzioni educative nei loro confronti e ridefinire collaborazioni efficaci fra tutti i professionisti coinvolti, senza dimenticare il ruolo fondamentale svolto dai genitori e dalle famiglie.
Il pubblico generoso e attento ad entrambe le date ha portato un prezioso contributo, confermando la necessità di proseguire il lavoro di confronto e formazione.
















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