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All’Istituto “Primo Levi” di Vignola incontro sul tema della certificazione D.S.A.

20141203_Levi-VignolaIeri, 3 dicembre, nell’aula magna dell’Istituto “Primo Levi” di Vignola si è tenuto un importante incontro tra i docenti dell’Istituto e la Prof.ssa Laura Lami. Il tema è stato la certificazione D.S.A., acronimo che sta per disturbi specifici dell’apprendimento, sigla che da oltre un decennio è entrata sempre più a far parte della realtà scolastica.
La prof.ssa Laura Lami, della Scuola di psicologia e scienza della formazione dell’Università di Bologna nonché vicepresidente per anni dell’Associazione italiana dislessia, uno dei massimi esperti, a livello nazionale, del settore, ha presentato il tema.
Dopo essersi velocemente soffermata su alcuni aspetti particolari della disgrafia, della disortografia e della discalculia, la prof.ssa Lami ha focalizzato l’intervento sulla dislessia, incentrando l’attenzione su quelli che sono i problemi e i relativi bisogni degli studenti dislessici: i tempi di apprendimento e le tecniche da adottare da parte dei docenti.
La presenza nella scuola di studenti DSA è in crescita e negli ultimi anni a livello nazionale ha registrato un dato vicino al 4%, confermato dal trend evidenziato dalla provincia modenese.
Gli insegnanti del Levi, istituto che di anno in anno ha visto incrementare le iscrizioni di allievi con problemi di DSA, attestandosi quest’anno scolastico sulle 90 unità (pari circa all’8%, valore che supera il doppio rispetto alla media provinciale), hanno mostrato grande interesse ponendo domande alla relatrice, tese a verificare la bontà delle pratiche utilizzate finora, eventuali accorgimenti e tutto quanto possa favorire l’apprendimento e l’inserimento nella realtà scolastica di questi studenti.
La Prof.ssa Lami ha inoltre sottolineato l’importante variabilità dei casi di DSA, che indica come sia necessaria la definizione di una modalità personalizzata che non può essere ricondotta ad una omogenea didattica generalizzata. Occorre concentrarsi sui punti di forza dei ragazzi poiché essi presentano un livello intellettivo indistinto rispetto a chi non mostra questi disturbi, pertanto attraverso la ricerca delle abilità individuali, magari concentrandosi sulla didattica per immagini, essi possono evidenziare il loro impegno e le loro capacità.
I docenti condividendo la posizione della professoressa e sempre impegnati nella definizione di una modalità di valutazione che non sia discriminante nei confronti degli studenti hanno ritenuto l’incontro alquanto proficuo per la propria formazione.
















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