giovedì, 25 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeBassa reggianaAppalti pubblici, i Comuni di Bagnolo, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto e l'Unione...





Appalti pubblici, i Comuni di Bagnolo, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto e l’Unione dei Comuni “Terra di Mezzo”, firmano il Protocollo per la legalità

firma-protocolloE’ stato sottoscritto giovedì pomeriggio, dalla Prefettura di Reggio Emilia, dai Comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco Sopra e Castelnovo Sotto, oltre che dall’Unione dei Comuni “Terra di Mezzo”, un importante protocollo per la legalità che riguarda in particolare le azioni di prevenzione all’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici. Il protocollo firmato – alla presenza del presidente della Provincia Giammaria Manghi – dal viceprefetto vicario reggente Adriana Cogode e dai sindaci dei tre Comuni (Paola Casali, Tania Tellini e Maurizio Bottazzi) è volto alla trasparenza degli appalti di lavori pubblici attraverso l’intensificazione dell’attività di prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa da parte della criminalità organizzata, ottenuta mediante la richiesta delle informative antimafia per l’intera filiera degli esecutori e dei fornitori, compresi i contratti esclusi per limiti di valore (i cosiddetti sottosoglia).

Nel dettaglio l’iniziativa – che fa seguito al Protocollo d’intesa siglato tra i prefetti dell’Emilia-Romagna con la Regione nel 2010 – consentirà di svolgere uno screening ad ampio raggio delle attività più esposte e, nel caso in cui siano accertate infiltrazioni di tipo mafioso, permetterà la tempestiva esclusione dall’appaltodell’impresa collegata all’organizzazione criminale. In particolare si prevede che l’informazione antimafia del prefetto, rilasciata ordinariamente per legge solo per appalti di lavori di valore pari o superiore alla soglia comunitaria, venga invece richiesta alla Prefettura dai Comuni e dall’Unione anche per appalti e concessioni di lavori pubblici di importo pari o superiore ai 250.000 euro, nonché per i subcontratti di lavori, forniture e servizi di importo pari o superiore a 50.000 euro. L’informazione antimafia sarà altresì richiesta, indipendentemente dal valore, per le attività di trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra e materiali inerti, acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava, fornitura e/o trasporto di calcestruzzo, fornitura di ferro lavorato, fornitura e/o trasporto di bitume, noli a freddo e a caldo di macchinari, servizi di autotrasporto e di guardiani di cantiere.

In sostanza, il contenuto del protocollo consentirà un’analisi più approfondita delle situazioni a rischio, estendendo ad un maggior numero di appalti la valutazione antimafia prefettizia, che riguarda non solo i legali rappresentanti ma anche i soggetti che comunque ruotano attorno alle ditte.

“La firma congiunta dei 3 enti e dell’Unione, che gestiscono in forma associata appalti e lavori pubblici – hanno dichiarato i tre sindaci – pone un importante tassello in ambito provinciale nel contrasto alle infiltrazioni malavitose nel settore”.
















Ultime notizie