giovedì, 28 Marzo 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeBassa modeneseMirandola, innovazione e nuove frontiere per i trapianti e nella lotta alla...




Mirandola, innovazione e nuove frontiere per i trapianti e nella lotta alla sepsi

Atti-RimondiLa start up innovativa Aferetica, nata all’interno dell’incubatore del Parco Scientifico e Tecnologico di Mirandola (MO) e specializzata nell’aferesi terapeutica, è stata scelta dalla Struttura Complessa di Cardiochirurgia dell’Ospedale Città della Salute e della Scienza di Torino  – primo centro in Italia per i trapianti di polmone – per l’adozione di ‘PerLungs’, sistema altamente innovativo per il trapianto di polmone, che consiste nell’integrare la procedura di perfusione dell’organo espiantato (EVLP, ovvero Ex Vivo Lung Perfusion System) con l’esclusivo sistema di ‘rimozione dei mediatori dell’infiammazione’, capace di depurare l’organo combattendone i processi infiammatori.

Secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, sono circa 400 i pazienti in lista di attesa per il trapianto di polmone in Italia e oltre 2.000 in Europa. Gli obiettivi clinici del  sistema terapeutico brevettato da Aferetica puntano ad incrementare il numero dei trapianti (di circa il 20%-30%) e migliorare l’esito del trapianto di polmone, uno degli organi più fragili e difficilmente trapiantabili.

Il sistema ‘PerLungs’ di Aferetica ha avuto già due importanti riconoscimenti: il Bando per le ‘Start Up Innovative’ e il Bando ‘Progetti Ricerca e Sviluppo delle PMI’ della Regione Emilia-Romagna.

“L’urgenza di rendere disponibile un maggior numero di organi effettivamente idonei al trapianto è fra gli obiettivi prioritari di Aferetica – commenta Mauro Atti, Amministratore Delegato di Aferetica – Partiamo dai polmoni, ma siamo già attivi per procedere con sistemi dedicati ad altri organi, quali il rene. Il sistema introdotto a Torino è solo uno dei molteplici ambiti clinici avanzati di applicazione dell’aferesi terapeutica  – prosegue Atti – vale a dire i sistemi terapeutici finalizzati a rimuovere dall’organismo tossine, batteri, virus e ‘mediatori dell’infiammazione’. Nei trapianti e in caso di sepsi, una delle complicanze più comuni nel trapianto, questo si rivela vitale”.

A questo proposito, la società fondata da Atti insieme al business angel e presidente di Assobiomedica Stefano Rimondi, ha recentemente siglato un accordo esclusivo con la società americana CytoSorbents per l’introduzione in Italia di CytoSorb® “(…) un sistema capace di fare la differenza, nella lotta alla sepsi e in situazioni critiche come il trapianto di organi”- dichiara Atti. CytoSorb® è un sistema terapeutico ‘extracorporeo’ riconosciuto dall’Unione Europea come innovativo, sicuro ed efficace nel fronteggiare patologie letali in terapia intensiva, quali Sepsi e SIRS (sindrome da risposta infiammatoria sistemica). In Italia, secondo i dati del Giviti (Gruppo Italiano Valutazione Interventi in Terapia Intensiva), sono stati quasi 22.000 i pazienti che, solo nel 2012, hanno sviluppato sepsi severa (tasso di mortalità 40%) e oltre 7.000 quelli che hanno avuto uno shock settico (tasso di mortalità 60%): CytoSorb®  ha già dimostrato nel mondo la sua efficacia su migliaia di casi, rivelandosi una strategia vincente per prevenire l’insufficienza multiorgano causata dalla sepsi, con grandi potenzialità nel salvare vite, ottimizzando al contempo i costi di trattamento in Terapia Intensiva.

“Siamo entusiasti di collaborare con Aferetica, per introdurre CytoSorb® in Italia, un paese con un sistema sanitario d’eccellenza e dove la comunità medica ha ben presente il valore aggiunto che può dare la depurazione del sangue” – commenta Phillip Chan, CEO di CytoSorbents – “Mauro Atti e i colleghi di Aferetica sono stati al fianco dei pionieri delle terapie extracorporee, in Italia e nel mondo, accompagnandoli nello sviluppare sistemi per fronteggiare patologie a grave rischio vita, come la sepsi. La loro competenza fa di loro un partner ideale per sviluppare nuovi campi di applicazione per le nostre comuni tecnologie”

Oltre al progetto di Torino (PerLungs) e alla collaborazione con la statunitense CytoSorbents, Aferetica si è appena classificata al primo posto – insieme all’Università di Bari, Farmalabor, Università del Salento e CNR-ISSA di Lecce – nel Bando ‘Cluster Tecnologici Regionali’ promosso dalla Regione Puglia con il progetto Nature ‘Nuovo Approccio per la Riduzione delle Tossine Uremiche Renali’, che intende rivoluzionare il concetto di dialisi, prevenendo la formazione di  tossine uremiche e intervenendo sulla loro depurazione.

“A solo un anno dalla nascita, Aferetica vede un inizio 2015 eccezionale, ricco di collaborazioni e riconoscimenti – commenta Stefano Rimondi, socio fondatore e business angel di Aferetica, e attuale presidente di Assobiomedica –  Anche il progetto Nature conferma le potenzialità dell’aferesi terapeutica. Siamo già in partnership su altri progetti internazionali con Centri di eccellenza quali Istituto Mario Negri, Università di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Bicocca-Milano, Torino, Goettingen (Germania), Hopital Tenon (Parigi). Siamo orgogliosi – conclude Rimondi – di portare nel mondo ‘il saper fare di Mirandola’, contribuendo allo slancio innovativo del Parco scientifico e tecnologico, all’interno del cui incubatore siamo nati, e nel dare nuove possibilità a tutto il distretto, con almeno sei aziende del territorio coinvolte nella realizzazione e produzione dei nostri sistemi”.

 ***

“In questi ultimi anni, le tendenze che hanno rivoluzionato il trapianto di polmone sono state mirate ad ampliare le capacità diagnostiche di ‘valutazione dell’organo’. Il centro di Torino è stato il primo a introdurre l’Ex Vivo Lung Perfusion in Italia,  con risultati importanti nel recuperare organi teoricamente disponibili, ma non effettivamente utilizzabili per il trapianto – commenta il Prof. Mauro Rinaldi, Direttore Struttura Complessa Cardiochirurgia, Città della Salute e della Scienza di Torino  – Oggi, l’ulteriore obiettivo è migliorare attivamente l’organo, attraverso procedure di ‘rimozione’ e di ‘filtrazione’.  Abbiamo iniziato in queste settimane la collaborazione con Aferetica grazie al progetto dedicato, il Progetto PerLungs, che prevede l’impiego di sistemi di depurazione  e di ‘condizionamento attivo’ degli organi, oltre ai sistemi diagnostici”.

“L’attività di trapianto ha raggiunto frontiere impensabili solo fino qualche anno fa, ma molto si può ancora fare – commenta il Prof. Antonio Amoroso, Direttore del Dipartimento Trapianti, Città della Salute e della Scienza di Torino – L’impegno attuale è in particolare nelle procedure di ‘rigenerazione degli organi’ e di ‘gestione delle fasi critiche del trapianto’: in entrambi gli ambiti, tecnologie come quella della ‘perfusione e depurazione d’organo’ e della rimozione dei mediatori dell’infiammazione, possono rivelarsi determinanti nel rendere effettivamente disponibili organi in passato giudicati non ottimali, e a superare fasi critiche durante e post trapianto. Su questo fronte, diventa sempre più importante la collaborazione con realtà innovative come Aferetica”.

“Il Progetto Nature ‘Nuovo Approccio per la Riduzione delle Tossine Uremiche Renali’ vuole rivoluzionare il concetto di dialisi – illustra il Prof. Loreto Gesualdo Ordinario di Nefrologia, Università di Bari e Responsabile Scientifico di Nature, ‘Nuovo Approccio per la Riduzione delle Tossine Uremiche Renali’ – Interveniamo su una patologia, l’insufficienza renale cronica, che coinvolge il 6.3% della popolazione a livello nazionale, con una mortalità in dialisi attorno al 15%, principalmente  per patologie cardiovascolari. La sfida di Nature è agire a monte e a valle dei processi di produzione di queste tossine ‘killer’. L’obiettivo è mettere a punto un sistema integrato, totalmente innovativo per ridurle drasticamente, mediante due azioni. Ci concentriamo sulla ‘Prevenzione’, con la ricerca dedicata alla produzione di ‘simbiotici’ ovvero probiotici (lattobacilli e bifidobatteri) e prebiotici (es. frutto-oligosaccaridi quali l’inulina) mirati a prevenirne la formazione direttamente nell’intestino, e sulla ‘Rimozione’, e quindi nella produzione di nuovi filtri in grado di adsorbire queste tossine, per la prima volta, direttamente dal sangue”.

 *************************************************

Aferetica è una start up innovativa iscritta nel registro nazionale (Legge 221/2012). È nata da circa un anno all’interno dell’incubatore del Parco scientifico e tecnologico di Mirandola. L’ambito d’intervento è l’AFERESI TERAPEUTICA, la ‘depurazione/purificazione degli organi’ vista come TERAPIA, non ancora valorizzata in tutte le sue effettive potenzialità. La missione è garantire all’aferesi terapeutica il ruolo che le spetta, dando più possibilità e maggiore qualità alla vita. In questo senso, è possibile intervenire con efficacia in vasti e diversificati ambiti clinici, fra cui: Neurologia, Malattie autoimmuni,  Diabetologia, Reumatologia, Nefrologia e Terapia Intensiva, in alternativa e/o in integrazione a farmaci costosi e a sistemi invasivi. Le intuizioni e il know how di Aferetica provengono da un’esperienza pluridecennale dei fondatori di Aferetica in: Dialisi, Terapia intensiva, Cardiologia e dispositivi biomedicali. Il tessuto di conoscenze ed esperienze prende le mosse da quanto storicamente proprio del territorio mirandolese, per aprire nuove frontiere, sul fronte terapie extracorporee per ‘depurazione del sangue, degli organi, dell’organismo’. Amministratore Delegato: Mauro Atti, precedentemente Direttore Scientifico e Commerciale di Bellco. Stefano Rimondi è business angel e socio fondatore di Aferetica e ricopre anche la carica di Presidente di Assobiomedica.

 

Nelle immagini, da sinistra: il Dott. Mauro Atti e l’Ing. Stefano Rimondi

 

 
















Ultime notizie