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“Flop” della banda delle bici a Casalgrande: malviventi costretti a fuggire a piedi abbandonano furgone carico di refurtiva

controlli-carabinieri-nottuLa segnalazione del proprietario al 112 circa il furto che stava subendo all’interno della sua rivendita di biciclette, ha fatto scattare l’allarme poco dopo le 3,30 di questa notte con i carabinieri che sono subito intervenuti presso l’attività commerciale presa di mira. Derubato e Carabinieri hanno quindi fatto desistere i malviventi che hanno preferito darsi alla fuga a piedi per i campi circostanti abbandonando sul posto un furgone rubato dove avevano caricato le costose biciclette che stavano rubando. Alla conta mancherebbe una bicicletta del valore di 3.000 euro probabilmente in sella alla quale uno dei malviventi è riuscito a fuggire agevolato dal buio della notte. L’origine dei fatti questa notte quando intorno alle ore 3,30 ignoti malviventi dopo aver sfondato la vetrina del negozio di biciclette Campioli, ubicato in Via Reverberi a Salvaterra di Casalgrande, si introducevano all’interno  facendo man bassa di biciclette che velocemente caricavano nel furgone in loro uso. L‘azione delittuosa veniva scoperta dal derubato, che oltre a precipitarsi e negozio dava l’allarme ai carabinieri che intervenivano sul posto. I malviventi vistisi scoperti si davano alla fuga per i campi circostanti. Probabilmente uno in sella ad una bicicletta considerato che dai controlli mancherebbe una Mountaine Bike del valore appunto di 3.000 euro.

E mentre nell’intera zona scattava una serrata caccia all’uomo tuttora in corso all’interno del furgone Renault Master abbandonato di tutta fretta dai malviventi sul posto, risultato rubato a Soliera il 5 novembre 2015, i Carabinieri rinvenivano le costose biciclette che i malviventi avevano incominciato  caricare sul furgone. Le indagini ora proseguono per identificare i componenti dei malviventi ritenuti appartenere alla cosiddetta banda delle bici che imperversa in tutta la regione razziando costose biciclette dai negozi specializzati del settore. In questo caso i carabinieri reggiani confidano anche nell’esito delle indagini scientifiche: sul furgone sequestrato i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi finalizzati all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate appunto al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.
















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