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Botte e insulti a marito e figlia: denunciata e allontanata. E’ successo in un comune dell’Appennino reggiano

carabinieri_2001Per anni lui e la figlia minorenne hanno subito vessazioni, insulti e violenze da parte della moglie che diveniva maggiormente violenta dopo l’uso smodato di bevande alcoliche, da cui dipendeva. Nella speranza di una soluzione e per salvaguardare il nucleo familiare, l’uomo non ha mai sporto denuncia ma l’auspicato ravvedimento non è mai arrivato. Anzi la situazione è andata peggiorando tanto che l’uomo, esausto e soprattutto preoccupato per la figlia minorenne, si è rivolto ai carabinieri di Carpineti raccontando l’inferno in cui lui e la figlia erano costretti a vivere, tanto da spingere la ragazza a dormire con un coltello sotto il cuscino, nel timore di aggressioni notturne da parte della madre. Gravi e inauditi episodi di violenza per i quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Carpineti hanno denunciato alla Procura reggiana una donna 47enne residente in un comune dell’Appennino reggiano accusata dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Il sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti della donna della misura coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento all’abitazione prescrivendogli di mantenere comunque una distanza di almeno 500 metri dai suoi congiunti. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Carpineti che avevano denunciato la donna.

Oltre alle esplosioni d’ira con danneggiamento di mobili e arredi, alle quotidiane offese e minacce, la donna frequentemente usava violenza nei confronti dei congiunti. In un occasione ha cercato di gettare al marito acqua bollente ed in un’altra circostanza gli ha lanciato un bicchiere in vetro causandogli un taglio frontale giudicato guaribile in 8 giorni. Minacce con la cintura e schiaffi sin da piccola alla figlia per poi nell’ultimo anno, prenderla per i capelli e sbattergli la testa ripetutamente contro il pavimento. Gravi episodi quelli denunciati dall’uomo che, riscontati dai Carabinieri di Carpineti che hanno condotto le indagini, hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia il citato provvedimento di natura cautelare che ieri è stato eseguito dai militari di Carpineti che hanno posto fine alle violenze della donna.
















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