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Lapam Legno: sì a incentivi permanenti sul risparmio energetico. Formazione per le imprese del comparto

“Noi come falegnami siamo chiamati a fare il nostro dovere a regola d’arte nel montare i serramenti per il risparmio energetico. Non tocca a noi, però, certificare le classi di risparmio che vengono raggiunte dagli edifici dopo il nostro intervento. Per questo ci sono soggetti abilitati”. Il presidente nazionale Legno di Confartigianato, Samuele Broglio, è intervenuto a un seminario tecnico sui serramenti promosso da Lapam Confartigianato per le imprese del comparto. Un seminario molto importante per gli artigiani che si trovano a dover fare i conti con normative sempre nuove e con un mercato che richiede grande professionalità e competenza. Il tema trattato è solo apparentemente lontano e tecnico, perché impatta su chi, ristrutturando casa, decide di investire su serramenti che garantiscano un risparmio energetico. “Le aziende del settore stanno crescendo in professionalità e questo seminario ne è la dimostrazione, le modifiche normative sono costanti e stare al passo coi tempi è determinante. Per questo è così importante, per chi cerca una soluzione adeguata, rivolgersi a imprese serie e certificate”.

Monica Telleri, presidente Legno Lapam Confartigianato, conclude il ragionamento: “Siamo soddisfatti per il rinnovo degli incentivi al 65% per il risparmio energetico, ma non possiamo che tornare a chiedere di renderli permanenti. Le aziende del settore, che nel nostro territorio sono per lo più piccole imprese artigiane altamente specializzate e presenti da generazioni, non possono restare ogni anno col fiato sospeso fino al rinnovo degli incentivi. Sappiamo bene che il risparmio energetico, oltre a produrre un immediato e concreto risparmio economico al cittadino, è legato anche a minori emissioni, ovvero a un miglioramento della qualità dell’aria. Perchè allora non decidersi, una volta per tutte, a rendere permanenti gli incentivi consentendo alle imprese di poter programmare a medio e lungo termine e far sì che si crei un programma di prevenzione per contrastare le recenti problematiche relative alla qualità dell’aria nelle città e non solo?”.
















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