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Sabato sera alla Cionini presentazione del libro di Michelino Dilillo “Irsina. Credenze, usanze, tradizioni montepelosane”

Irsina-cover_DililloSabato prossimo, 25 giugno a partire dalle ore 21 presso la  Biblioteca comunale “N. Cionini” di via Rocca, nell’ambito   della rassegna “Leggiamoci: libri, vita e storie” verrà presentato il libro di Michelino Dilillo “Irsina. Credenze, usanze, tradizioni montepelosane”; introduce e conduce Nicola Capezzera con Costantino Dilillo, curatore della nuova edizione 2013.

La presentazione, che rientra nell’ambito delle iniziative della Festa di S.Eufemia, vedrà anche gli interventi di Gabriele Schenetti e le letture a cura dell’Associazione volontari  “Librarsi”  e di Faustino Stigliani

“I dati contenuti in questi scritti si riferiscono alla metà del secolo passato ma le informazioni culturali e antropologiche sulle tradizioni montepelosane accuratamente raccolte dall’autore e qui riportate, rimangono vivissimo documento della civiltà contadina e tracciano la storia culturale di un popolo orgoglioso e fiero quale quello irsinese continua ad essere” (dalla premessa di Costantino Dilillo).

Michelino Dilillo nacque a Irsina il 20 giugno 1929. A soli 15 anni, orfano di entrambi i genitori, fu costretto a interrompere gli studi che, fra le dure vicissitudini del dopoguerra, riuscì tuttavia a riprendere, conseguendo la Licenza Magistrale e insegnando dapprima nelle scuole popolari, poi nelle scuole elementari. Nel 1959, donando libri propri, fondò la Biblioteca Comunale di Irsina, che diresse gratuitamente fino al 1967, pubblicando contemporaneamente decine di articoli sulle riviste”Riforma della scuola”, “I diritti della scuola”, “Scuola lucana” e “Basilicata”. I risultati di una sua ricerca sulla scuola rurale di Irsina meritarono un importante premio nazionale istituito dalla “Alleanza dei contadini”, con riconoscimenti da parte di intellettuali come Emilio Sereni e Lucio Lombardo Radice. Nel 1970, trasferitosi con la famiglia a Matera, diresse un Centro di Lettura Popolare nel Rione Lanera. Fece parte della segreteria del sindacato scuola della CGIL sino al 1976, quando assunse l’incarico di Direttore Didattico. Nel 1980 l’Editore Gabrieli di Roma pubblicò “Irsina: credenze, usanze, tradizioni montepelosane”, oggi rieditato a cura di suo figlio Costantino in una versione ampliata con altri suoi saggi e studi su Irsina. Nel 1981 la Biblioteca Provinciale “Tommaso Stigliani” di Matera pubblicò il suo saggio “Irsina: vita e scuola in un comune del Mezzogiorno”, opera ampia e pluripremiata. Rispettivamente nel 1986, nel 1988 e nel 1989 pubblicò i tre libri “della narrativa montepelosana”: “U’p’zzcantò: narrativa montepelosana”, “Le belle cose quaselle: storie paesane” e “U’ capasidd’ d’u rèt’ p’a pagghj: vicende e personaggi, storie e storielle di paese e di campagna”. Si tratta di un’opera irripetibile, che raccoglie favole e racconti tradizionali la cui conoscenza, altrimenti, sarebbe scomparsa col tempo e con l’interruzione della tradizione orale determinata dall’emigrazione. Del 1990 è invece il libro “Gravezze”. Michelino DiLillo si spense l’11 gennaio del 1994 a soli 64 anni.

 
















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