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Hascisc e cocaina per i giovani della Bassa reggiana: arrestato a Guastalla “l’imprenditore” specializzato

spaccio-drogaAll’anagrafe disoccupato di fatto “impresario specializzato” nel settore degli stupefacenti come accertato in maniera inconfutabile dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla che hanno arrestato un cittadino marocchino, nell’ambito di una mirata indagine antidroga che ha documentato circa 3.000 cessioni di sostanze stupefacenti e ricostruito un quinquennio di illecita attività di spaccio che vedeva quali consumatori finali giovanissimi ragazzi della bassa reggiana.

Il Tribunale di Bologna ha emesso a carico dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che l’altra sera è stata eseguita dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla che hanno condotto le indagini. In carcere con l’accusa di spaccio di stupefacenti aggravato dalla continuazione del reato è finito un cittadino marocchino 34enne domiciliato a Guastalla, ristretto a disposizione della competete Autorità Giudiziaria.

L’indagine prese il via alla fine del 2014 quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla appresero che un cittadino marocchino era dedito allo spaccio di hascisc e cocaina che perfezionava attraverso contatti telefonici. Individuato il sospettato, i carabinieri risalivano all’utenza utilizzata per contati con i suoi clienti. Dal telefono del pusher i Carabinieri risalivano quindi a quelli di numerosi clienti che venivano tutti sentiti dai militari. Tali attività hanno permesso di ricostruire una diuturna e proficua attività di spaccio compiuta a favore di numerosi giovani della bassa reggiana che hanno dichiarato di aver comprato in plurime occasioni hascisc e cocaina dal marocchino che poi hanno riconosciuto in apposita seduta di individuazione fotografica nell’odierno indagato.

La certosina attività investigativa ha portato a ricostruire circa 3.000 cessioni di stupefacenti fatte negli ultimi 5 anni per un business di svariate decine di migliaia di euro. Le risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Guastalla concordate dalla Procura reggiana e recepite dal GIP hanno quindi portato all’odierno provvedimento restrittivo che ha visto il pusher finire in carcere.

 
















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