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Cambio alla guida della Cgil Emilia Romagna: il 45enne Luigi Giove sostituisce Colla eletto in segreteria nazionale

L’Assemblea generale della Cgil Emilia Romagna riunitasi oggi, presso l’Unipol Auditorium di Bologna, ha eletto Luigi ‘Gino’ Giove nuovo segretario generale della Cgil regionale.

Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso – alla presenza del presidente dell’Assemblea generale Cgil ER, Maurizio Fabbri – ha avanzato la proposta, da parte del centro regolatore nazionale, della candidatura di Giove a nuovo segretario generale regionale, che è stata sottoposta poi a consultazione individuale e voto segreto. Una candidatura nel segno del ricambio generazionale, ma anche della continuità, del pluralismo e della gestione unitaria che contraddistinguono la Cgil Emilia Romagna. 

Giove è stato eletto con questi risultati: 230 votanti su 309 aventi diritto; 209 favorevoli (il 90,1% dei votanti), 16 contrari (il 6,9%) e 5 astenuti.

Giove subentra a Vincenzo Colla che ha diretto la Cgil Emilia Romagna dal 5 luglio 2010 e il 29 novembre 2016 ha assunto l’incarico di segretario confederale nazionale. A un Colla visibilmente commosso il neo segretario e tutta l’Assemblea generale hanno riservato un caldo ed affettuoso applauso di ringraziamento e gratitudine per il grande lavoro svolto in questi ultimi sei anni alla direzione della Cgil regionale e prima – dal 2002 – come responsabile del Dipartimento organizzazione in segreteria regionale.

Giove è nato a Gravina in Puglia (BA) nel luglio del 1971, diploma tecnico commerciale, nel 1997 viene eletto RSU presso la Sensient Food Colors di Reggio Emilia, azienda per la quale svolgeva la mansione di manutentore. Nel 2000 inizia la propria esperienza sindacale come funzionario della Flai Cgil prima nella zona di Guastalla e successivamente nella zona della Val d’Enza. Diventa segretario generale della Flai Cgil di Reggio Emilia nel 2004 e nel 2008 entra nella segreteria della Camera del Lavoro di Reggio Emilia, dove assume l’incarico di responsabile delle politiche organizzative e, successivamente, di responsabile del mercato del lavoro. Nel 2011 viene eletto segretario generale della Fillea Cgil regionale e nel 2015 entra a far parte della segreteria regionale della Cgil ER, occupandosi di politiche dello sviluppo territoriale e regionale, politiche economiche, dell’innovazione e della ricerca, delle reti e di sviluppo dei sistemi turistici.

Nella dichiarazione programmatica del nuovo segretario generale è stato ribadito come “per noi la stagione elettorale sia cominciata ieri”. Una grande campagna referendaria per liberare il lavoro e cambiare l’Italia; 2 sì per abolire i voucher e reintrodurre la piena responsabilità solidale in tema di appalti, continuando la battaglia contro i licenziamenti illegittimi dopo che la Consulta ha respinto il quesito sull’articolo 18.

A questo proposito, Giove afferma che “la nostra ambizione” è quella di “riportare il lavoro al centro, nella convinzione che non ci sia niente di ineludibile nell’arretramento del lavoro, del suo valore, delle sue forme di rappresentanza. Questo orizzonte strategico lo abbiamo agganciato saldamente alla realtà ed alla concretezza proponendo 3 referendum che pongono al centro del dibattito politico e nel paese altrettante questioni concrete: i voucher con il loro portato di sfruttamento e di mercificazione della prestazione, la responsabilità in solido negli appalti, la reintegra per i licenziamenti senza giusta causa”. Si tratta, prosegue Giove, di “tre temi con una stessa radice: rendere ricattabili i lavoratori a partire dalla condizione retributiva, ricattabili nella possibilità di interrompere unilateralmente il rapporto di lavoro, renderli vulnerabili, marginali, fragili”.

Mentre “sull’articolo 18 la nostra battaglia proseguirà, non ci fermeremo finché non lo avremo pienamente riconquistato”. E, conclude Giove, “la sfida dei referendum è una sfida di consenso e ci sono le condizioni per vincere. Per la Cgil dell’Emilia Romagna, questo sarà l’obiettivo su cui nei prossimi mesi si concentrerà prioritariamente il nostro sforzo politico ed organizzativo”.

 

 
















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