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Chiostri San Pietro: il Consiglio comunale approva la Variante per la realizzazione della sede del “Laboratorio aperto” di innovazione sociale

Un nuovo passaggio ‘tecnico’, necessario per la riqualificazione dei Chiostri di San Pietro e in particolare per la realizzazione della sede del ‘Laboratorio Aperto’ di innovazione sociale, è stato concluso oggi in Consiglio comunale.

L’assemblea di Sala del Tricolore ha infatti approvato – 19 voti favorevoli (Pd e Sel), 6 voti contrari (Lista civica Magenta – Alleanza civica, Grande Reggio – Alleanza civica, Forza Italia e Lega Nord) 4 astenuti (M5S) – la variante al Regolamento urbanistico edilizio (Rue) propedeutica ai lavori di riqualificazione e nello specifico sarà possibile procedere, con l’autorizzazione della Sovrintendenza, all’abbattimento degli edifici (bassi servizi) novecenteschi abbandonati, presenti nel cortile attiguo al complesso monumentale cinquecentesco e alla realizzazione – al loro posto – di un nuovo edificio, quale sede del Laboratorio Aperto.

I bassi servizi sono inseriti in una porzione di Centro storico all’interno della quale è possibile (in base al Piano strutturale comunale-Psc e alla Legge regionale) prevedere operazioni di riordino, rigenerazione e qualificazione delle attrezzature pubbliche, con ripristino edilizio e introduzione di nuove funzioni, ai fini del miglioramento della qualità urbanistica ed edilizia, anche con un incremento volumetrico.

“La variante – spiega l’assessore alla Rigenerazione urbana Alex Pratissoli – persegue alcune delle linee strategiche definite per la Città storica, così come individuate dal Psc, tra le quali la necessità di dare impulso all’offerta complessiva del sistema urbano in termini di servizi e funzioni e quindi promuovere il patrimonio; la riqualificazione del sistema urbano grazie alla quale è garantita l’incentivazione della ricerca di qualità fisica e relazionale della città pubblica e la necessità di investire sulla capacità del Centro storico di essere polarità primaria morfologica e funzionale per il sistema locale, mettendo a sistema e implementando i servizi esistenti, migliorandone la fruibilità ed integrando risorse e attività. Tramite questi interventi sarà possibile consolidare il ruolo dei Chiostri di San Pietro quale luogo di socializzazione, cultura e identità cittadina”.

“Accanto alla consolidata vocazione di polo d’attrazione, promozione e sviluppo culturale della città – dice l’assessore ad Agenda digitale, Partecipazione e Cura dei quartieri Valeria Montanari -i Chiostri si San Pietro si apprestano ora, confermando il loro ruolo di ‘ponte’ tra storia sedimentata nei secoli e apertura alle sfide del futuro, a vivere una nuova stagione di polarità urbana in grado di giocare una partita importante sul fronte dello sviluppo della città e della sua attrattività. Ciò avviene appunto con la realizzazione del Laboratorio Aperto, di un percorso di progettazione condivisa per realizzarlo, chiamato “Collaboratorio Reggio”, e con la riqualificazione dei Chiostri stessi, che otterranno da questa operazione una ulteriore valorizzazione anche quale luogo di creazione e diffusione di cultura”.

Il progetto relativo ai Chiostri di San Pietro riguarda tre dimensioni:

– una dimensione di rigenerazione urbana, legata alla riqualificazione complessiva del bene. Il restauro architettonico del primo piano, la sistemazione dell’area cortiliva, l’abbattimento degli edifici abbandonati (bassi servizi) esterni al complesso monumentale, con la realizzazione di un nuovo edificio, che sarà sede del Laboratorio Aperto e la realizzazione di una continuità spaziale e funzionale aperta fra via Campo Samarotto e via Emilia San Pietro: un intervento che renderà accessibile l’intero complesso per tutto l’anno, un’indiscutibile vantaggio per Reggio Emilia, un’occasione per potenziare l’offerta culturale della città, la relazione sociale e la fruibilità del bene;

– una dimensione di progetto culturale e di marketing del territorio. Già oggi i Chiostri di San Pietro, con Fotografia Europea e le altre iniziative che vi si svolgono, rappresentano un polo di rilevante attrattività, di diffusione culturale e ludica. La scelta è di confermare e potenziare questa vocazione;

– una dimensione legata all’innovazione economica e sociale. Grazie all’abbattimento dei bassi servizi e alla costruzione di un nuovo edificio, verrà realizzato il Laboratorio Aperto che, secondo le indicazioni del Programma regionale Por-Fesr, dovrà costituire il centro propulsore del progetto di innovazione vera e propria.

L’intervento di riqualificazione del complesso dei Chiostri di San Pietro e il progetto Laboratorio Aperto vengono finanziati dall’Unione europea attraverso la Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del programma regionale Por-Fesr Emilia-Romagna 2014-2020, Asse 6 ‘Città attrattive e partecipate’, per la crescita economica e l’attrattività dei territori basata sulla partecipazione.

 
















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