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Falsi carabinieri arrestati a Castellarano dopo brutale pestaggio, a seguito di presunto furto avvenuto a Sassuolo

In piena notte hanno suonato il campanello e dopo essersi qualificati come carabinieri hanno avuto facile accesso in casa. Hanno aggredito brutalmente il proprietario e messo a soqquadro l’appartamento nell’intento di cercare soldi. Le urla d’aiuto sono state sentite dai condomini che hanno chiamato il 112. I carabinieri che giunti immediatamente sul posto sono riusciti a bloccare due dei tre malviventi mentre il terzo, comunque riconosciuto dai carabinieri, riusciva a dileguarsi.

Con l’accusa di tentata rapina aggravata i carabinieri della stazione di Castellarano congiuntamente ai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti hanno arrestato un 30enne materano residente a Pavullo nel Frignano e un 40enne cittadino marocchino residente a Baiso. Denunciato con le stesse accuse anche il terzo malvivente riuscito a dileguarsi: si tratta di un 41enne fratello del 30enne residente ad Irsina (MT).

La vittima, un cittadino marocchino 31enne residente a Castellarano, a seguito dell’aggressione è finito in ospedale e dimesso con una prima prognosi di 5 giorni per le varie contusioni riportate. Non è ancora ben chiara l’irruzione notturna nell’abitazione della vittima da parte dei tre ed è su questo aspetto che  si stanno concentrando ora le indagini dei carabinieri. La vittima ha riferito che i due fratelli italiani, a lui sconosciuti, all’atto dell’irruzione in casa l’avevano accusato di un furto, da lui non commesso, avvenuto il giorno prima a Sassuolo (MO). Una sorta di regolamento di conti quindi ma al riguardo i carabinieri di Castellarano e Castelnovo Monti stanno svolgendo i dovuti accertamenti.

Il dato oggettivo e che i tre cercavano denaro e valori nell’abitazione, messa interamente a soqquadro. Secondo la ricostruzione investigativa dei carabinieri di Castellarano e Castelnovo Monti intorno alla mezzanotte di ieri 18 gennaio 2017 la vittima veniva svegliata dal citofono che suonava insistentemente. Alla richiesta di chi fosse si e sentito rispondere “carabinieri!” ha quindi aperto la porta condominiale e quella dell’appartamento consentendo dapprima l’ingresso dei due fratelli a lui sconosciuti che l’hanno incominciato a pestare. Quindi l’ingresso di un terzo malvivente con volto travisato (poi risultato essere un suo connazionale). I malviventi hanno incominciato a mettere a soqquadro la casa cercando probabilmente danaro. Le urla dell’uomo sono state sentite dai vicini che hanno dato l’allarme ai veri carabinieri che giunti sul posto hanno fermato due malviventi mentre il terzo, comunque identificato e quindi denunciato, riconosciuto dagli operanti che lo vedevano in faccia, è riuscito a dileguarsi. I due fermati alla luce della flagranza di reato venivano quindi arrestati con l’accusa di tentata rapina aggravata.

(Immagini di repertorio)
















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