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Servizi sociali Unione Terre d’Argine, Fp/Cgil e Cisl/Fp: stato di agitazione dipendenti sede Carpi

I circa 27 lavoratori del Settore Servizi Sociali dell’Unione Terre d’Argine, in servizio presso la sede del Comune di Carpi, hanno proclamato ieri all’unanimità, nell’ambito dell’assemblea sindacale indetta dai sindacati della Funzione Pubblica di Cgil e Cisl, lo stato di agitazione a seguito del mancato rispetto dell’accordo sottoscritto tra le parti il 27 luglio 2016 sulla situazione di disagio inerente la sede di lavoro.

I lavoratori denunciano infatti dal 2014 le difficili condizioni in cui si trovano ad operare presso la sede di Borgofortino a Carpi, strutturalmente inadeguata ad accogliere un servizio centrale e delicato per l’Unione e per il Comune di Carpi.
Infatti, i limiti strutturali di tale sede non consentono il rispetto della normativa relativa a salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e lo svolgimento adeguato e professionalmente corretto del lavoro degli operatori, con ripercussioni sul servizio ai cittadini. Si tratta infatti di un grande open space con diverse assistenti sociali/educatori/psicologi/amministrativi che operano su casi delicati che necessitano di privacy.

La denuncia da parte di assistenti sociali, educatori, psicologi e personale amministrativo ha portato a sottoscrivere nel luglio del 2016 un’importante intesa tra l’Amministrazione, i sindacati e le Rappresentanze Sindacali Unitarie, che prevedeva alcuni lavori di manutenzione, con l’obbiettivo di migliorare le condizioni ambientali, in attesa della realizzazione della sede unica comunale messa in programmazione dal sindaco Alberto Bellelli.

L’accordo è stato disatteso nei tempi, perché prevedeva la realizzazione degli interventi entro il mese di ottobre 2016, mentre allo stato attuale esiste soltanto la stesura del progetto, il quale si discosta da una serie di interventi condivisi con gli operatori dei Servizi Sociali la scorsa primavera.

L’assemblea di martedì scorso ha espresso preoccupazione per le condizioni nelle quali si trovano a lavorare gli operatori, al tipo di risposta che viene data al cittadino, che vede la propria privacy assolutamente non tutelata, perché la sede di Borgofortino prevede un open space senza uffici separati.

I sindacati denunciano una condizione non più sopportabile dai dipendenti, ormai decisi a denunciare pubblicamente il disagio, per rendere noto alla città di Carpi questa spiacevole vicenda.

Fp/Cgil e Fp/Cisl ritengono prioritaria l’individuazione da parte dell’Amministrazione di una soluzione che ridia dignità al lavoro svolto da questi lavoratori.
“Purtroppo dobbiamo registrare che nonostante l’impegno scritto – dicono Anna Paragliola FP/Cgil e Rakel Wiliana Vignali Cisl/FP – l’Amministrazione non è riuscita a rispettare quanto condiviso ma, soprattutto ha sottovalutato il disagio che da tempo stanno esprimendo i lavoratori. Per questo motivo con i lavoratori abbiamo deciso di preannunciare lo stato di agitazione dei lavoratori del settore, perché stanchi di ricevere proposte insufficienti a risolvere le problematiche del servizio”.

A questo punto le parti verranno convocate in Prefettura come previsto dalla normativa e qualora in quella sede, non si dovesse raggiungere un accordo, i lavoratori valuteranno le azioni da mettere in campo a sostegno della loro proposta finalizzata al mantenimento della qualità del lavoro e dei servizi erogati ai cittadini.
















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