venerdì, 29 Marzo 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeCronacaRio Saliceto: raid in azienda dismessa a caccia di rame, presi dai...




Rio Saliceto: raid in azienda dismessa a caccia di rame, presi dai carabinieri

Spaziano in tutto il nord Italia facendo man bassa di rame non ponendosi scrupoli dai pericoli che creano con la loro azione predatoria: si pensi ai tratti ferroviari che vanno in blocco quando vengono rubati i cavi elettrici che ne regolano il traffico. L’altra sera un commando di malviventi, appartenenti ad una batteria del più nutrito popolo della banda del rame, ha raggiunto l’area artigianale del comune di Rio Saliceto puntando direttamente all’impianto elettrico di un’azienda dismessa. Il raid furtivo è’ fallito grazie all’intervento dei carabinieri della stazione di Campagnola Emilia che oltre al recupero di parte del bottino (circa 3 quintali di cavi di rame) hanno intercettato e fermato tutti i componenti della banda: si tratta di 3 giovani rumeni, tra cui un minore. Con l’accusa di furto aggravato in concorso i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia hanno denunciato alla Procura reggiana un 16enne rumeno e due suoi connazionali complici di 22 e 35 anni, tutti senza fissa dimora, a cui i carabinieri hanno sequestrato gli oltre 3 quintali di cavi di rame asportati da un’azienda dismessa. Il minore è stato affidato a una comunità mentre i due maggiorenni dopo le formalità di rito propedeutiche alla loro denuncia, sono stati proposti per il foglio di via obbligatorio dal comune di Rio saliceto per almeno 3 anni.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Campagnola Emilia l’altro pomeriggio i 3 ladri hanno raggiunto la zona industriale del comune di Rio Saliceto entrando furtivamente in un’azienda dismessa dove hanno sfilato tutti i cavi elettrici dell’impianto aziendale che hanno poi stoccato all’esterno dell’azienda nascondendolo tra le siepi. Oltre 3 quintali di cave di rame che i tre malviventi avrebbero dovuto prelevare all’imbrunire. La circostanza che ha visto i carabinieri di Campagnola Emilia notare i cavi di rame accatastati tra le siepi hanno indotto i militari ad effettuare dei servizi di osservazione. Una paziente attesa che ha portato dopo qualche ora ai dovuti risultati allorquando i tre a bordo di un furgone tornavano sul luogo del furto per caricare quanto da loro asportato nel pomeriggio precedente. A questo punto i carabinieri di Campagnola intervenivano bloccando i tre durante le operazioni di carico. Condotti in caserma venivano denunciati per il reato di concorso in furto aggravato. Durante le perquisizioni personali i tre venivano trovati in possesso di vari strumenti da scasso e di documenti bancari (bancomat e carte di credito) e sanitari (tessere sanitarie) provento di furti su auto in sosta. Circostanza questa che vedeva i tre essere denunciati anche per concorso in ricettazione e possesso di strumenti da scasso.
















Ultime notizie