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Dai soci più di 6 mila sì alla fusione tra Emil Banca e Banco Cooperativo Emiliano

Dai soci di Emil Banca e di Banco Coooperativo Emiliano è arrivato il via libera al progetto di aggregazione delle due Bcc. L’operazione, tra le più rilevanti che siano mai state realizzate nel mondo del credito cooperativo italiano, dà vita a una nuova Bcc, che manterrà il nome di Emil Banca, e dal prossimo primo aprile opererà con 84 filiali su un territorio che comprende 5 province emiliane (5 filiali sono a Parma, 27 a Reggio, 5 a Modena, 40 a Bologna e 5 a Ferrara) e una lombarda (2 filiali sono nel mantovano). 

Le assemblee dei soci (entrambe si sono svolte ieri) sono state molto partecipate, dato che sottolinea la straordinarietà di questa operazione voluta per riportare solidità nei conti del Banco Cooperativo Emiliano e sostenuta anche dal fondo temporaneo del credito cooperativo.

Sono stati oltre 3500 i soci Emil Banca accorsi al palazzo dello Sport di Casalecchio per assistere all’ultima assemblea della vecchia Emil Banca votando praticamente all’unanimità (i voti contrari sono stati solo 2) per l’integrazione con Reggio Emilia.

Circa 2800 soci del Banco Cooperativo Emiliano si sono invece ritrovati alle Fiere di Reggio Emilia dove la la fusione è stata approvata con soli 17 voti contrari e 11 astenuti.

“Incassiamo con soddisfazione l’ennesima fiducia dei nostri soci e ora ci mettiamo al lavoro per completare il percorso che dal primo aprile vedrà la nascita ufficiale di una delle più importanti banche di credito cooperative d’Italia”, ha dichiarato il presidente di Emil Banca, Giulio Magagni, designato a guidare anche la nuova Bcc.

La nuova Emil Banca, che avrà 44 mila soci e 700 dipendenti, opererà su un territorio di competenza che si estende su oltre il 68% del territorio regionale, comprende 3 milioni di abitanti, oltre 300 mila imprese registrate e 1,3 milioni di occupati.

“Non è la dimensione a determinare l’attenzione locale, è la strategia”,  assicura il direttore generale Emil Banca, Daniele Ravaglia (confermato Dg anche della futura Bcc), che ribadisce come questo passaggio storico non intaccherà il modo differente di fare banca caratteristico delle banche di credito cooperativo. “In continuità con l’operato delle due Bcc – conclude – l’attività bancaria della nuova Emil Banca continuerà a puntare sulla conoscenza del cliente, sulle relazioni e sulle persone garantendo che, in collaborazione con gli Enti locali e l’associazionismo, continueremo ad essere motore dello sviluppo economico, sociale e culturale dei nostri territori”.

Il Consiglio d’Amministrazione della nuova banca (che sarà eletto nella prima assemblea generale dei soci in calendario per fine aprile) sarà formato da 8 consiglieri indicati da Emil Banca, cui va anche la presidenza, e dai cinque indicati da Banco Emiliano.

“Quella che nascerà ad aprile sarà una banca solida, efficiente e in grado di rispondere alle sempre più complesse regole che governano il nostro settore”, ha commentato il presidente Magagni. “Una banca – ha aggiunto – in grado di essere capofila nell’epocale processo di riforma che sta cambiando volto al mondo del credito cooperativo italiano”.

“Ringrazio il presidente uscente di Banco Cooperativo Emiliano, Giuseppe Alai, per il prezioso lavoro svolto anche in questa delicata di fase passaggio e che dopo tanti anni all’interno del credito cooperativo ha deciso di passare la mano”,  ha concluso Magagni.
















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