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I segni sul muro: percorso e racconto, domenica a Fiorano

Domenica 19 febbraio 2017, alle ore 9.15, in Piazza Ciro Menotti a Fiorano Modenese inizia la Celebrazione del 72° anniversario dei ‘Caduti del 15 febbraio 1945’, in ricordo dell’esecuzione di cinque partigiani, come rappresaglia voluta dal commando tedesco.

Quest’anno, dopo la Messa alle 9.30 nella parrocchiale e la posa corone al Monumento dei Caduti di Piazza Ciro Menotti con il saluto del sindaco  Francesco Tosi e l’accompagnamento della Banda Flos Frugi, partirà il percorso urbano e il racconto storico ideati da Daniel Degli Esposti e Paola Gemelli, realizzati con la collaborazione dell’Accademia della Stravaganza.

La passeggiata, della durata di circa 40 minuti massimo, sarà seguita da una seconda parte nella sala del Palazzo Astoria, nella quale sarà raccontato l’eccidio di piazza Ciro Menotti con un’alternanza di brevi interventi narrativi e letture di cronache, testimonianze e documenti dell’epoca. La narrazione storica sarà il filo rosso capace di unire le voci del 1945, che offriranno i diversi punti di vista sull’evento.

Il percorso turbano raggiunge il Santuario, dove i fioranesi si recavano, nella seconda guerra mondiale, tra paura e devozione, con vista di Villa Guastalla dalla terrazza, per ricordare la persecuzione patita da Ada Finzi e Vittorio Guastalla, a causa delle leggi razziali con il sequestro dei beni, la fuga in Svizzera fino al ritorno postbellico di Vittorio Guastalla come primo sindaco. Il gruppo scende poi in Via Gramsci, dove aveva sede  la Stazione dei Carabinieri, nella zona dello scontro a fuoco dell’11 febbraio 1945, che provocò la rappresaglia. Si ritorna quindi nella sala del Palazzo Astoria per il racconto con brevi letture: il cronista Adamo Pedrazzi biasima i partigiani per l’uccisione del soldato tedesco, prima di comprendere non è stata un’imboscata, ma un combattimento. Pedrazzi corregge il tiro e racconta gli eventi del giorno successivo. Che succede nei paraggi? Il risveglio della Resistenza e l’eccidio di Pratomaggiore.  La sorella di Filippo Bedini ‘insegue’ in treno il fratello prigioniero dei tedeschi Uno scambio di prigionieri? Le condizioni proposte dai partigiani. Fiorano non è una nuova Limidi, lo scambio fallisce. Pedrazzi descrive la fucilazione e testimonianza fioranese.

I processi del dopoguerra e la memoria. La partecipazione è gratuita.

(Immagine: inaugurazione Casa del fascismo)
















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