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Reggio Emilia: controlli antiprostituzione dei carabinieri, ecco la mappa del sesso

Tra imbarazzo ed arroganza alcuni potenziali clienti fermati dai carabinieri hanno invocato la privacy per evitare di essere identificato nel timore che la sua presenza nelle strade del sesso a pagamento venisse scoperta dai familiari. Anche questo รจ successo nel blitz scattato questa notte sulle strade del sesso a pagamento da parte dei carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia.

Controlli e mappa del fenomeno. Nel mirino il tratto della via Emilia ricompreso tra le frazioni Cella e Pieve Modolena. I controlli oltre vedere alcune prostitute essere sanzionate ai sensi dellโ€™art 5 della legge Merlin (che prevede multe da 16 a 93 euro per chi in luogo pubblico invita al libertinaggio in modo scandaloso e molesto come accertato per 4 lucciole) ha portato ad accertare una sorta di spartizione delle strade per sesso e nazionalitร . I trans prevalentemente peruviani e venezuelani si prostituiscono tra via Gianbattista Vico sino a Via Newton compresa condividendo, in alcuni casi, lโ€™area con prostituite rumene, le quali a loro volta popolano maggiormente la Via Fratelle Cervi. Tra la citata Via Vico verso la zona industriale di Corte Tegge vi sono le albanesi mentre nella parte terminale della via Emilia che poi porta a Calerno si prostituiscono le brasiliane. Le prostitute albanesi e rumene sono โ€œautoctoneโ€ o al massimo giungono dalla limitrofe province di Parma e Modena cosiโ€™ come le prostitute brasiliane mentre i viados praticano la prostituzione ย in trasferta provenendo per la maggior parte dallโ€™hinterland milanese. Complessivamente i carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia hanno proceduto al controllo di una ventina di prostitute e di una decina di clienti tra professionisti, impiegati ed operai, molti dei quali coniugati, con unโ€™etร  compresa tra i 25 ed i 65 anni. Atteso che le passeggiatrici, nonostante i controlli dei Carabinieri e le sanzioni adottate non desistevano, si rammenta che salvo induzione e sfruttamento lโ€™atto del meretricio in Italia non costituisce reato, i militari dopo aver curato la fase “repressiva” hanno dato il via alla seconda fase di โ€œdisturbo economico”. Si sono infatti posizionati nelle aree di sosta delle passeggiatrici con le autovetture in colori dโ€™istituto che avevano in azione il lampeggiante evitando contatti con i clienti. Una notte di โ€œmagraโ€ quindi quella appena trascorsa per le prostitute e trans solite stazionare in quella zona che con la loro presenza, oltre al degrado che ne deriva, costituiscono elemento di pericolo e intralcio alla circolazione stradale per โ€œlโ€™ingombroโ€ delle corsie da parte dei clienti in un tratto stradale fortemente trafficato anche da mezzi pesanti quale quello della Via Emilia per Parma.

Analisi. Le odierne attivitร  sono state precedute da una mirata fase di studio del fenomeno da parte dei carabinieri anche attraverso le analisi dei siti internet di annuncio per meglio delineare il fenomeno che รจ molto piรน diffuso di quanto si possa pensare.

Prostituzione diurna cinese. Lโ€™attivitร  investigativa ha consentito di confermare, essendo giร  emerso in pregresse attivitร  investigative condotte dai carabinieri reggiani, che nellโ€™area piรน prossima al centro storico di Reggo Emilia (Via Sani e parte della Via Emilia Ospizio) la prostituzione avviene in strada da parte di cittadine cinesi che poi โ€œsparisconoโ€ allโ€™imbrunire.

Mappa prostituzione in casa. Ben piรน variegata la nazionalitร  e le aree cittadine della prostituzione nelle private abitazioni. Qui si trovano anche cittadine polacche, ucraine, russe, argentine e italiane che accettano gli incontri solo attraverso linguaggi convenzionali con i clienti con cui hanno il primo contatto telefonico. Le prime risultanze hanno portato a verificare lโ€™esistenza di appartamenti adibiti ad alcova del sesso nel centro storico, Viale Montegrappa, nella zona dello Stadio Mirabello, in Via Veneri, in Via Emilia Ospizio, nel quartiere della Papagnocca, in zona Baragalla, Via che Guevara, a San Maurizio ed anche nei pressi del Centro Commerciale Meridiana. Insomma un poโ€™ a macchia di leopardo dappertutto con i Carabinieri che ora intendono โ€œmappareโ€ tali immobili e verificare se dietro vi sia la compiacenza dei proprietari che con la loro condotta agevolano lo sfruttamento della prostituzione sapendo di dare in affitto le case poi utilizzate dalle affittuarie per prostituirsi.

Appello. Lโ€™Arma invita la popolazione a segnalare movimenti indicativi del fenomeno. Le indicazioni verranno trattate con il massimo rispetto della privacy.
















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