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Imprese, porte aperte per accedere a contributi stanziati dal Mise per il rilancio delle aree colpite da crisi in Emilia-Romagna

Le imprese di 40 comuni dell’Emilia-Romagna potranno beneficiare di contributi messi in campo dal ministero dello Sviluppo economico, per sostenere il rilancio di aree colpite da crisi industriali non complesse e di settore. Si tratta di imprese dell’Appennino reggiano (7 comuni), parmense (8), modenese (4), riminese (7) e della provincia ferrarese (16 comuni).

Queste opportunità per le imprese sono state affrontate nel corso di un incontro in Regione, promosso dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, con i rappresentanti delle categorie economiche emiliano-romagnole e gli enti locali interessati. All’incontro, dove sono stati illustrati i criteri e le modalità per accedere al bando, nonché gli elementi premianti per la valutazione dei progetti che avverrà a livello nazionale, hanno partecipato in videoconferenza rappresentanti del Ministero dello Sviluppo economico.

Le aree e i relativi comuni sono già stati definiti dal Mise il quale ha disciplinato le condizioni, le modalità e definito i territori coinvolti per attuare gli interventi per le situazioni di crisi industriale non complessa che presentano, comunque, impatto significativo sullo sviluppo e l’occupazione nei territori interessati. Le imprese potranno presentare le richieste di finanziamento online sulla piattaforma di Invitalia a partire dal prossimo 4 aprile.
Ai contributi, la cui dotazione finanziaria complessiva è di 80 milioni di euro con procedura ?open-call″, potranno accedere imprese di 1.870 comuni di 18 regioni (sono escluse Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta).

“Si tratta di un’opportunità per sostenere espansioni produttive che facciano crescere la competitività e l’attrattività delle aree con maggiori difficoltà del nostro territorio. Per questo– ha affermato l’assessore Costi- abbiamo ritenuto utile favorire la conoscenza di questo strumento, considerando fondamentale il ruolo di informazione degli enti locali e delle associazioni imprenditoriali”.

Le agevolazioni previste dalla Legge 181/89, articolate in contributo a fondo perduto e mutuo agevolato, sono destinate alle piccole, medie e grandi imprese già costituite in forma di società di capitale. Sono finanziabili programmi di investimento produttivi, per la tutela ambientale, per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione, nei settori manifatturiero, estrattivo, energetico, servizi alle imprese di ricettività turistica.
Le imprese che presentano progetti di investimento di almeno 1,5 milioni di euro per l’ampliamento, la ristrutturazione e la delocalizzazione degli stabilimenti produttivi, creando nuovi posti di lavoro, possono ottenere contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato fino al 75% delle spese ammissibili.
















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