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Voucher, Gorzanelli (Confimi Emilia): “Vanno modificati, non cancellati”

Uno strumento utile ma utilizzato male, una possibilità che è stata cancellata, eliminata, tolta dalla lista di chi assume cedendo così all’isteria. I voucher, argomento delicato che è oggi al centro della discussione dei vertici di Confimi Emilia.

Nei giorni scorsi, tramite una intervista al presidente di Confimi Reggio Gianfranco Lusuardi l’associazione chiedeva maggiori regole per evitare che, questo strumento creato per il lavoro occasionale, non venisse utilizzato in maniera scorretta, indebolendo così ulteriormente il rapporto tra imprenditore e lavoratore.

Chiaro che, una revisione dello strumento è cosa diversa da una totale cancellazione, queste le parole di Giovanni Gorzanelli, presidente di Confimi Emilia: “Le istituzioni hanno ceduto a una sorta di isteria, come se cancellare i voucher cancellasse per sempre il precariato dal mondo del lavoro” queste le parole di Gorzanelli, che ha inoltre aggiunto: “Più volte abbiamo evidenziato come questo strumento fosse fuori controllo, ma cancellarlo senza dare uno strumento sostitutivo alle aziende è sicuramente una scelta scellerata, ora l’unico che ci guadagna è il lavoro nero”.

Gorzanelli ha concluso dicendo: “Sicuramente in molti hanno abusato di questo strumento, che nasce per regolamentarizzare il lavoro occasionale e non come scappatoia per evitare di stipulare contratti di lavoro veri e propri, ma è anche vero che, stando ad oggi, le aziende non hanno strumenti moderni e utili per rispondere alle più svariate necessità. Oggi il mercato del lavoro è cambiato profondamente e noi siamo costretti a scegliere ancora tra opzioni di contratto che forse andavano bene negli anni ’80, ma non certamente oggi”.

Infine l’appello alle istituzioni del presidente Gorzanelli da parte di tutta l’associazione manifatturiera emiliana: “A chi decide chiediamo maggiori formule di contratto. Abbiamo bisogno di uno strumento che ci permetta di regolamentare il lavoro occasionale ed inoltre ci servono maggiori incentivi per inserire in azienda giovani e neolaureati”.
















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