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Ndrangheta e gioco d’azzardo: arresti nel reggiano

Oggi, a conclusione di complesse ed articolate indagini su tutto il territorio nazionale ed in parte all’estero, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Potenza, è stata data esecuzione ad un’ordinanza applicativa di 19 misure cautelari personali emessa dal GIP Distrettuale di Potenza.

L’operazione ha visto anche l’impiego dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia in quanto gli arresti e le perquisizioni hanno interessato anche la nostra provincia, in particolare: A.N., 62enne nato in Grecia, finito ai domiciliari, è stato fermato a Castellarano dove risiede; A.G., 25enne nato a S.Felice a Cancello (CE) è finito ai domiciliari a Castellarano dove risulta residente. Arresti domiciliari anche per I.Z., 22enne nato in Albania e Y.Z., nato nella Cina Popolare, 37 anni, entrambi residenti a Casalgrande. Un quinto soggetto, Z.T., 30 anni, residente a Casalgrande, pure lui finito ai domiciliari, è stato arrestato in Calabria.

Sono state sottoposte a sequestro preventivo 7 società, con sede in diverse città d’Italia, e le macchine da gioco, costituite da apparati informatici, installati all’interno di circa 200 esercizi commerciali finora individuati insistenti su tutto il territorio nazionale.

Agli indagati vengono contestati i delitti di associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata e raccolta dei proventi illeciti del gioco illegale on line attraverso strumenti informatici      e telematici con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa a favore del clan Grande Aracri; fatti commessi a Potenza, Matera, Reggio Emilia e Crotone nel periodo compreso tra il 2012 e il 2015.

Le indagini, avviate dalla Procura nel mese di maggio 2012, hanno portato ad un coordinamento investigativo con le Direzioni Distrettuali Antimafia di Catanzaro e Bologna che hanno già proceduto ad indagini relative a reati di riciclaggio e droga e associazione di stampo mafioso, con esecuzione di decine di misure cautelari nel corso del 2016.

Nel corso dell’operazione i carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia hanno dato corso anche ad alcune perquisizioni presso bar e sala giochi ubicate a Reggio Emilia e provincia, senza che siano stati effettuati sequestri.
















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