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Reggio Emilia: continua a spacciare nonostanta la denuncia e finisce ai domiciliari

Nonostante sul suo capo pendesse già un denuncia per spaccio, continuava a smerciare sostanze stupefacenti. Scoperto dagli agenti del nucleo antidroga della Polizia municipale di Reggio Emilia, l’uomo, un cittadino albanese di 28 anni residente in città, è finito agli arresti domiciliari.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Valentina Salvi, ha preso le mosse da un’operazione condotta nel maggio del 2016 all’interno dell’abitazione dell’uomo, in via Mameli. In quell’occasione gli agenti, guidati dall’ispettore superiore Stefano Caroni, avevano trovato quindici grammi di hashish, una quantità limitata rispetto ai sospetti che indicavano il ventottenne alla base di un cospicuo giro d’affari, incentrato soprattutto sullo spaccio di cocaina. Nei confronti dell’uomo era scattata la denuncia per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Visti i forti sospetti, gli agenti non hanno mollato la presa e hanno continuato a monitorare il giovane, raccogliendo una notevole mole di materiale: solo negli ultimi due mesi, infatti, sono state oltre 300 le cessioni di cocaina documentate e verificate dagli agenti. Un giro d’affari stimato tra i 15mila e i 20mila euro in poco più di sessanta giorni.

Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 29 marzo, è così scattata la perquisizione nell’abitazione dell’uomo, nel corso della quale gli agenti hanno sequestrato anche un televisore di ultima generazione, ceduto da un cliente al giovane per saldare i debiti contratti a causa della cocaina. La nuova operazione degli agenti, scattato dopo che il Comando di via Brigata Reggio aveva inviato alla Procura tutta la documentazione raccolta, ha consegnato il ventottenne agli arresti domiciliari in attesa del processo.
















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