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A casa con funghi allucinogeni pronti allo spaccio, arrestato a Castelnovo Monti

Potrebbe esserci l’e-commerce su internet con spedizioni postali dall’Olanda, dietro il sequestro di funghi allucinogeni operato dai carabinieri nell’Appennino reggiano. E’ questa infatti la forte ipotesi investigativa su cui stanno lavorando alacremente i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti che, ieri pomeriggio, al culmine di una mirata attività investigativa, hanno operato un importante sequestro dello stupefacente psichedelico, trovato nelle disponibilità di un giovane reggiano.

A lui i carabinieri hanno sequestrato una trentina di funghi allucinogeni da oltre un grammo l’uno (una dose si aggira cui 0,20 gr,) ed un bilancino elettronico di precisione. Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ieri pomeriggio i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti hanno arrestato un disoccupato 33enne residente in paese, ristretto, al termine delle formalità di rito, a disposizione della Procura reggiana.

Le indagini dei militari hanno preso spunto grazie all’attività di monitoraggio degli ambienti dei giovani della montagna che portavano i militari a rivolgere le attenzioni investigative all’odierno arrestato nell’ipotesi, poi rivelatasi assolutamente fondata, che potesse detenere sostanze stupefacenti. In effetti ieri pomeriggio i carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti per trovare i dovuti riscontri a quanto emerso, andavano a trovare l’uomo nella sua abitazione dando corso ad una perquisizione domiciliare che si concludeva positivamente. Nascosti nella mansarda i carabinieri rinvenivano una trentina di funghi allucinogeni, del peso di un grammo l’uno, la cui detenzione, anche alla luce del rinvenimento di un bilancino elettronico di precisione, veniva ricondotta ai fini di spaccio. Alla luce di quanto sopra il 33enne veniva arrestato e ristretto a disposizione della Procura reggiana. Domattina comparirà davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere dell’accusa a lui contestata.

La presenza nell’Appenino reggiano della devastante psilocibina, la cui assunzione devasta le menti dei consumatori alterandone anche la personalità, sta vedendo ora i carabinieri castelnovesi avviare una parallela attività investigativa  finalizzata a risalire ai canali di approvvigionamento. Internet e le spedizioni postali dall’Olanda sono, al riguardo, le ipotesi più accreditate.

(immagine d’archivio)
















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