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“Duplicavano” gli euro immergendoli in “liquido magico”: presi dai carabinieri di Novellara

Promettevamo ai negozianti di moltiplicare i loro risparmi: il tutto immergendo le banconote vere, sovrapposte a un foglio bianco delle stesse dimensioni, in un liquido che definivano «magico». Secondo le indagini dei carabinieri della stazione di Novellara sarebbero stati una decina i commercianti contattati dai due lestofanti, due dei quali sono cascati nella truffa consegnando per la “duplicazione” uno 23.000 euro l’altro 19.000 euro per poi rimanere con dei foglie di carta straccia, abilmente sostituiti dai due truffatori con le banconote vere.

I carabinieri della stazione di Novellara grazie a una serie di riscontri investigativi sono risaliti ai responsabili del raggiro: si tratta di due cittadini camerunensi di 47 e 43 anni, entrambi abitanti a Bologna, che sono stati denunciati alla Procura reggiana con l’accusa di concorso in truffa. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Novellara, il primo commerciante raggirato, titolare di un alimentari a Novellara, è stato avvicinato dai due con la scusa di essere interessati a rilevare il negozio. Poi entrati in confidenza gli hanno rivelato la possibilità di moltiplicare i suoi risparmi.

Per rendere credibili le loro affermazioni gli hanno mostrato la duplicazione di una banconota da 50 euro (trucco riuscito grazie all’abilità nel muovere le mani dei due lestofanti) con il commerciante che ha consegnato loro 23.600 euro. I soldi messi in un pacco e imbevuti di un “liquido magico” sono stati consegnati al commerciante che tuttavia ha ricevuto il pacco contenente carta straccia abilmente sostituito dai due truffatori. Con le stesse modalità hanno poi truffato altro commerciante che ha consegnato loro 19.000 euro: in questo caso non hanno avuto bisogno di cambiare il pacco. Approfittando della momentanea assenza del commerciante hanno arraffato i soldi dileguandosi e lasciando sul posto le provette, con il “liquido magico”,  sequestrate dai carabinieri. Quando i militari l’altro giorno a distanza  da die mesi dalla truffa, hanno fermato in paese gli odierni indagati (probabilmente a caccia di altre vittime) trovandoli in disponibilità di provette identiche a quelle sequestrate 2 mesi prima li hanno condotti in caserma accertando aver fermato i due truffatori che sono stati quindi denunciati. A loro carico oltre alle provette una serie di prove schiaccianti: il possesso del l con l’utenza utilizzata per le truffe, la perfetta corrispondenze con i soggetti ripresi dalle telecamere del sistema di videosorveglianza dei negozi “visitati” ed infine il riconoscimento ad opera delle vittime che ora in sede processuale, in caso di  condanna dei due, potranno chiedere di essere risarciti. Sui due camerunensi ora sono rivolte le attenzioni dei carabinieri di Novellara nella forte ipotesi che i due oltre ad aver colpito a Novellara possano aver agito non solo nell’ambito di altri comuni della provincia reggiana ma anche in quelle di altre province emiliane. L’appello per i commercianti che si riconoscessero quali vittime dei due lestofanti è quello di rivolgersi ai carabinieri di Novellara.

 
















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