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Ieri, al Teatro Astoria, una giornata speciale dedicata a Tiziano Terzani

Il secondo incontro della rassegna “Fare Imparare e Ricordare: Incontri 2017”, presentata dal Comune di Fiorano, dal Comitato Fiorano in Festa e da Lapam Confartigianato Imprese Modena e Reggio Emilia, si è tenuto domenica 28 maggio alle 17 presso il Teatro Astoria: una giornata speciale dedicata a Tiziano Terzani, con la presenza di Angela Terzani Staude, scrittrice e moglie di Tiziano, e Àlen Loreti, biografo e curatore editoriale. In occasione dell’incontro è stata presentata la nuova pubblicazione “Diverso da tutti e da nessuno. Tiziano Terzani sul campo, nella testimonianza di amici e colleghi”, a cura di Angela Terzani Staude (Tea Edizioni, 2017). Ha intervistato gli autori la psicologa Ameya Gabriella Canovi.

Ha aperto l’incontro l’artista Paolo Caruso, che ha creato l’atmosfera adatta per introdurre una figura così profonda e particolare, seguito dalle parole di Francesco Tosi, sindaco di Fiorano, Morena Silingardi, assessore alle politiche culturali, Giancarla Moscattini, presidente del “Comitato Fiorano in Festa”, e Amedeo Genedani per Lapam Confartigianato Imprese.

E’ emersa la figura di un uomo dal carisma incredibile, un uomo che sapeva sempre guardare avanti e che soprattutto voleva guardare avanti, un uomo che cercava la propria casa in tutti i viaggi che faceva, un uomo che solo perdendosi nel mondo sapeva ritrovarsi. Terzani non amava fermarsi e parlare delle cose che conosceva, ma desiderava più di tutto scoprire e capire ciò che gli era sconosciuto, lo affascinava ciò che era diverso, ciò che era altro rispetto a sé stesso. La malattia però non lo ha fermato: da lì in poi i viaggi sono diventati diversi, più spirituali, volti a cercare un Tiziano diverso, ma sempre volti a cercare qualcosa di nuovo, qualcosa di ancora non conosciuto. Era questa la vera vocazione di questo incredibile personaggio, una vocazione che non lo ha mai abbandonato.

Un emozionante incontro per approfondire il pensiero del grande viaggiatore, giornalista e ricercatore spirituale che non si è mai lasciato abbagliare dalle “illuminazioni” facili e che ha sempre mantenuto i piedi ben saldi a terra anche sulle vette dell’Himalaya.

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Immagine, da sinistra: Genedani, Romagnoli, Staude Terzani, Moscattini, Silingardi, Canovi, Loreti, Caruso (in ginocchio)
















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