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L’”abbraccio” di Bibbiano al Maresciallo Berci

Dopo oltre diciassette anni di servizio, svolti tutti con estrema dedizione e professionalità, il Mar. A.s.UPS. Andrea Berci, comandante della Stazione Carabinieri di Bibbiano, lascia il comune della Val d’Enza, dopo essere stato affidato ad un nuovo incarico in Toscana. 

Nel tardo pomeriggio di martedì, in Sala “R. Barazzoni” al Teatro Metropolis, amministratori e dipendenti delle istituzioni locali, rappresentanti di associazioni, Consigli di Frazione, delle scuole e della parrocchia, in rappresentanza di tutta la comunità, hanno testimoniato la riconoscenza e la stima nei confronti del Maresciallo e della persona.

“Andrea Berci, in servizio presso la Stazione di Bibbiano dal 2000 – spiega il Sindaco Andrea CaRLETTI – ha sempre mostrato un’innata capacità di ascolto e una disponibilità vera, non formale, nei confronti di chiunque si rivolgesse a lui. Da subito ha saputo vivere la comunità in modo pieno e spontaneo, mostrando grande conoscenza del territorio e capacità di analisi delle diverse situazioni. Territorio che, dal suo arrivo, è mutato profondamente, evidenziando un livello di complessità sempre crescente. E lui, il maresciallo, sempre insieme ai suoi uomini, ha saputo affrontare, gestendola con grande intuizione e competenza, tale complessità. Berci, come è stato più volte definito nel corso della serata, rappresenta perfettamente la definizione di “servitore dello Stato”, termine con cui è stato più volte indicato anche dai sindaci che mi hanno preceduto e che  hanno potuto apprezzare l’operato svolto dal maresciallo: Orio Vergalli e Sandro Venturelli. Un uomo, Berci, sempre pronto ad offrire il suo contributo con rigore, autorevolezza e quel tratto di umanità per cui si è sempre distinto, orgoglioso degli uomini del suo comando, guidati e sostenuti da un grande spirito di squadra, al servizio della cittadinanza. Tanti e significativi sono stati i risultati a cui hanno condotto la capacità investigativa e di intervento del maresciallo e del Comando locale.

Mi preme, qui, ricordarne due che hanno rappresentato per il nostro territorio ferite profondissime: il fenomeno della ‘ndrangheta, che ha coinvolto anche  Bibbiano, sfociato poi nel procedimento “Aemilia” e  quello degli abusi sui minori, che hanno visto una stretta collaborazione tra la Stazione Carabinieri, che ha fornito un contributo determinante e i Servizi Sociali della Val d’Enza per ridare speranza, giustizia e dignità alle vittime. Credo che il Maresciallo Berci, a cui auguriamo buon lavoro e le soddisfazioni che merita, resterà per sempre cittadino Bibbianese. Certamente resterà nel cuore e nei ricordi dei bibbianesi. Anche per questo, martedì, insieme alla targa di riconoscimento, gli abbiamo voluto fare dono di un libro dal titolo profetico: il libro del maestro della fotografia Stanislao Farri “Ritorno a Bibbiano”. Non nascondendo una certa emozione, Berci ha ringraziato tutta la comunità di Bibbiano, per come è stato accolto e per la collaborazione che istituzioni e cittadini gli hanno sempre dimostrato, tanto da arrivare a definirsi: “figlio di Bibbiano”.
















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