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Nidi Bologna, approvata la prima graduatoria con il nuovo sistema a punteggi: in tutto 2.318 domande

Il Comune di Bologna ha approvato la prima graduatoria relativa all’anno educativo 2017-2018 dei nidi d’infanzia. Le domande sono state in tutto 2.318, il 10% in meno rispetto allo scorso anno quando erano a quota 2.601. Il 65% delle domande (1.524) ha ricevuto risposta positiva. La prima lista d’attesa contiene dunque le restanti 794 domande (116 in meno rispetto alla prima lista d’attesa dell’anno 2016-2017) che dovranno attendere la seconda e la terza graduatoria, previste a fine luglio e a settembre.

Con l’anno educativo 2017-2018 entrano in vigore i nuovi criteri di accesso con il sistema a punteggi, una revisione profonda che tiene conto dei carichi familiari, della situazione occupazionale o di studio dei genitori e della condizione economica del nucleo familiare. Da una prima analisi delle domande emerge l’aumento delle domande presentate senza l’attestazione ISEE: sono 273 (12%), contro il 7% dell’anno scorso. Per capire l’impatto dei nuovi criteri di ammissione occorrerà attendere i prossimi assestamenti della graduatoria.

La distribuzione delle domande per Quartiere
La prima graduatoria vede dunque 1.524 domande ammesse. In ordine decrescente si trovano al Quartiere San Donato-San Vitale (333); Navile (304); Porto-Saragozza (262); Savena (229); Borgo Panigale-Reno (206); Santo Stefano (190). La lista d’attesa di 794 domande è così distribuita: Porto-Saragozza (163); San Donato-San Vitale (162); Santo Stefano (141); Navile (128); Savena (114); Borgo Panigale-Reno (86). I posti non scelti nella prima graduatoria, che dunque sono rimasti liberi, sono 38: 24 al Quartiere San Donato-San Vitale; 5 a Navile; 5 Santo Stefano; 2 a Borgo Panigale-Reno e 2 a Porto-Saragozza. I posti complessivamente offerti nei nidi della città (comunali e in concessione) sono 2.941, a fronte di una platea di 3.707 bambini (numero che comprende chi già frequenta il servizio e chi ha presentato una nuova domanda quest’anno).

Il calo delle domande e la relazione con i nuovi criteri di convenzione con i privati autorizzati
La ragione del calo delle domande complessive al nido sta in parte nella diminuzione complessiva dei bambini di età compresa tra 0 e 2 anni in città (sono 9.428, il 2% circa in meno rispetto ai 9.616 dello scorso anno), e potrebbe essere collegata anche al cambiamento dei criteri di convenzione con le strutture private. Il nuovo sistema prevede infatti da quest’anno un contributo ai nidi privati autorizzati al funzionamento, a patto che applichino una retta in linea con la tariffa massima applicata dal Comune. La conseguenza è stata l’aumento dei posti offerti a una tariffa “calmierata” (in tutto 382) ai quali si accede con iscrizione diretta presso il gestore del servizio. Una parte del calo delle domande potrebbe dunque essere stata determinata da un maggiore interesse di alcune famiglie a questi posti dei privati convenzionati: la riprova di questo orientamento di alcune famiglie si avrà una volta che anche i gestori privati avranno terminato il processo di iscrizione.
















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