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Cinema sul prato in Montagnola, 14 film per adulti e bambini

Un maxischermo al Parco della Montagnola per incentivare la socialità, proporre cultura ‘per tutti’ e contrastare episodi di degrado. Sono gli obiettivi della rassegna cinematografica A piedi nudi nel prato, ideata e voluta dal comitato #FreeMontagnola in collaborazione con il Gruppo Montagnola (Arci-Antoniano) e sostenuta dall’assessorato all’Economia e promozione della città del Comune di Bologna e dal Quartiere Santo Stefano.  
Quattordici i film in programma, con cadenza bisettimanale a partire da venerdì 21 luglio e fino al 15 settembre (con una pausa dall’11 al 18 agosto), ogni martedì e venerdì: il martedì saranno proposti titoli per tutti, il venerdì invece è rivolto prevalentemente ai bambini. Le proiezioni saranno tutte gratuite e inizieranno alle 21.45 nei mesi di luglio e agosto, e alle 21 nel mese di settembre.
Il maxischermo (4 metri per 3) verrà posizionato nel prato che si trova in fondo al parco, entrando dall’ingresso di via Irnerio. Ognuno potrà portarsi da casa cuscini o coperte per accomodarsi sul prato a guardare i film. Il modello a cui #FreeMontagnola si è ispirato è quello della rassegna parigina che si tiene a La Villette e a quelle che si tengono da alcuni anni in tante spiagge d’Italia.
La Montagnola è l’unico polmone verde praticabile da chi vive nella parte di città in cui si trova, è un parco storico-monumentale ricco di una vegetazione antica e rigogliosa, piacevole nelle serate estive. Ed è anche un parco che si trova in un crocevia difficile, e che quindi ha bisogno, più di altri luoghi, di essere curato e tutelato.
Da tempo, infatti, anche i gestori e il comitato denunciano una situazione difficile e già dallo scorso anno è stato attivato dall’assessore all’economia e alla promozione della città, Matteo Lepore, insieme al Quartiere Santo Stefano, un tavolo dedicato alla Montagnola, con l’obiettivo di coinvolgere tutti i soggetti che insistono sul parco, per intensificare l’offerta di attività, oltre a quella proposta dal Gruppo Montagnola, nella convinzione che la frequentazione assidua e costante – possibilmente in ogni periodo dell’anno – scoraggi la microcriminalità.
L’idea è che il parco debba essere sempre più un luogo per la città intera, un posto da attraversare per raggiungere la stazione o il centro storico, da offrire ai turisti che già lo frequentano, un luogo ‘da vivere’ dedicato a cittadini di ogni età e nazionalità, e non solo da chi abita in quella zona: persone che non intendono lasciare il parco abbandonato a se stesso e che lo vogliono sicuro.

“Abbiamo deciso di supportare anche questa iniziativa che consideriamo strategica per rivitalizzare sempre più il parco della Montagnola – afferma l’assessore all’economia e promozione della città, Matteo Lepore -. Questo progetto dimostra il valore della collaborazione tra cittadinanza attiva, associazioni e amministrazione comunale. Lavorare insieme è la chiave per costruire nuove opportunità e restituire alla città spazi pubblici che altrimenti sarebbero ancora ostaggio del degrado”.

“Vedere nascere nuove iniziative all’interno della Montagnola è un segnale positivo per tutti coloro che vivono il parco e per chi in questi anni se ne è preso cura promuovendo occasioni di cultura e socialità – sostiene il Presidente di Arci Bologna, Stefano Brugnara -. Per questo abbiamo messo volentieri a disposizione le nostre competenze proponendo una rassegna in grado di soddisfare i gusti di bambini, adulti e famiglie che ci auguriamo sia molto partecipata”.

I titoli presenti nel cartellone di A piedi nudi nel prato, realizzato con il contributo di Arci e Antoniano, sono stati selezionati nell’ottica di rispolverare grandi capolavori, talvolta di nicchia, per offrire spunti di riflessione e regalare momenti piacevoli di socialità. Uno sguardo attento è stato rivolto alla selezione dedicata ai bambini che culminerà con la proiezione di ET – L’extraterrestre, film di fantascienza diretto da Steven Spielberg nel 1982. Un titolo, nell’ambito del filone rivolto agli adulti, è stato riservato a Dustur, il film di Marco Santarelli che si è aggiudicato a Parigi lo Youth Award – Cinéma du Réel al festival del documentario di Parigi, che racconta l’approccio con la Costituzione (dustur, appunto, in arabo) da parte di un gruppo di detenuti del carcere bolognese della Dozza, prevalentemente musulmani, avvenuto attraverso un corso tenuto all’interno della casa circondariale. Dustur, così come Bella e perduta, film diretto da Pietro Marcello che attinge alla favola, al folklore, alla spiritualità e alla filosofia, in programma il primo agosto, fanno parte de L’Italia che non si vede, rassegna itinerante di cinema del reale realizzata da Ucca – Unione Circoli Cinematografici Arci, per dare visibilità a documentari e film italiani fuori dai grandi circuiti di distribuzione.
















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