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Controlli sulla ricostruzione a Mirandola, il Sindaco: “nessuna denuncia per ‘fienili di lusso’ “

«Al Comune di Mirandola non è giunto nessun esposto, denuncia o richiesta di accesso agli atti su “ruderi o fienili trasformati in lussuosi fabbricati”. La notizia è quindi destituita di ogni fondamento e chiediamo che venga pubblicamente smentita. È molto grave che si gettino ombre sul lavoro dei tecnici comunali, con accuse del tutto generiche e infondate, che hanno il solo scopo di infangare l’opera di ricostruzione. A Mirandola si sta lavorando con assoluta trasparenza, rispetto delle norme, equità di trattamento e continui controlli». Così il Sindaco di Mirandola, Maino Benatti, sugli articoli apparsi in questi giorni.

«A Mirandola – prosegue il primo cittadino – i controlli vanno ben oltre quanto previsto dalla normativa. Lo Sportello Unico Edilizia ha effettuato controlli di fine lavori su tutte le 592 pratiche edilizie concluse, mentre il controllo di legge sarebbe del 25%. In alcuni casi, a seguito di questi controlli, sono stati sospesi pagamenti, chiesto rispristini e sono state emesse sanzioni».

Oltre alla verifica diretta da parte del Comune, esistono poi altri cinque livelli di controlli, che, sommati, hanno l’obiettivo di impedire il verificarsi di irregolarità.

Il primo livello è rappresentato dal controllo in materia sismica, effettuato dal Servizio Geologico della regione sul progetto presentato dai tecnici incaricati dal privato. Le ordinanze commissariali prevedono che si controlli il 25 per cento del totale dei Mude protocollati, ma a Mirandola questa soglia è ampiamente superata (attualmente si è arrivati al 34 per cento, ovvero una domanda ogni tre).

Il secondo “filtro” è rappresentato dalla verifica del rispetto dell’ordinanda n. 71 del 2014, ovvero un controllo che la struttura commissariale svolge sull’attività del Comune (contributo assegnato, completezza della pratica, correttezza delle procedure svolte…). Ad oggi nessun rilievo è stato mosso al Comune, sui 46 controlli totali effettuati.

Vi è quindi un terzo ordine di verifica, non previsto dalle norme, ma sempre possibile, rappresentato dai controlli della Guardia di Finanza (anche in questo caso non è stato effettuato nessun rilievo al Comune, sulle 19 richieste).

Altri controlli sono svolti dalla Polizia Municipale, nell’ambito dell’attività di competenza, per un totale di 73 controlli.

Vi è poi una verifica incrociata tra i Servizi sociali e l’Urbanistica sui criteri dell’ordinanza commissariale n. 20 del 2015. Il Comune, in sostanza, verifica se quanto dichiarato dai proprietari in merito agli obblighi di affitto (per le abitazioni non principali che hanno ottenuto il contributo) venga effettivamente rispettato. In questo caso sono state controllate (o sono in corso di verifica) ben 254 pratiche.

Va detto infine che sul sito web del Comune vengono pubblicati e costantemente aggiornati gli elenchi relativi ai contributi erogati con indicazione dei beneficiari, sempre nell’ottica della massima trasparenza.

«Non solo, come è sotto gli occhi di tutti, la ricostruzione procede – conclude il Sindaco – ma va avanti rapidamente, nel rispetto delle norme e con la massima trasparenza ed equità, con buona pace dei furbetti e di chi vuole continuamente gettare ombre sull’operato dei nostri uffici».

 

 

 
















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