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Hera: al via il porta a porta per le aree produttive di Fiorano

Da lunedì 24 luglio cambia la gestione dei rifiuti per le imprese e le famiglie residenti nell’area produttiva di Fiorano – Spezzano, dove dopo un’intensa azione di tutoraggio prenderà il via la raccolta domiciliare.

A tutti gli utenti interessati , domestici e non domestici, è stato consegnato il kit per effettuare correttamente il “porta a porta”, composto nella sua dotazione standard da contenitori per organico e vetro e sacchi per indifferenziato, carta e plastica. Una particolare attenzione è stata rivolta alle esigenze delle imprese, che hanno potuto concordare con i tecnici Hera la consegna, in casi di volumi previsti particolarmente significativi, di cassonetti di diversa capienza (fino a 1.700 litri) per agevolare la gestione dei rifiuti. Da metà agosto, poi, verranno progressivamente rimossi i contenitori stradali.

Nei prossimi mesi anche le zone industriali degli altri tre comuni progressivamente sperimenteranno lo stesso iter: dopo Sassuolo, che con Casiglie ha fatto da apripista, e Fiorano Modenese sarà la volta di Maranello; seguiranno Formigine e, a chiudere, le rimanenti aree produttive sassolesi.

Obiettivo primario di questa evoluzione del servizio è il miglioramento della qualità e della quantità della raccolta differenziata prodotta. Tuttavia, la raccolta porta a porta consente alle aziende anche di tracciare con maggiore accuratezza i rifiuti conferiti e quindi di identificare e ridurre gli sprechi.

Infine, la rimozione dei cassonetti a bordo strada disincentiverà gli abbandoni, con conseguente miglioramento del decoro urbano, e consentirà di prevenire lo scorretto conferimento di rifiuti speciali, per i quali la normativa impone appositi canali di smaltimento.

Si ricorda infatti che per le imprese, i rifiuti interessati dalla nuova raccolta differenziata porta a porta sono quelli “assimilati” ai rifiuti domestici. Per i rifiuti “non assimilati”, come ad esempio i materiali di risulta dall’attività produttiva, nulla cambia: trattandosi infatti di cosiddetti “rifiuti speciali”, già da tempo ogni azienda deve provvedere al loro smaltimento attraverso fornitori specializzati.
















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