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Siglato l’accordo tra sindacati e Regione per stabilizzare il personale precario. Dichiarazione dell’assessore Petitti

E’ l’Emilia-Romagna la prima Regione in Italia che applica il decreto Madia – che prende il nome dal ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia – in particolare per la stabilizzazione del lavoro precario, che oggi riguarda a vario titolo, con maggiore o minore anzianità, 130 persone.

E’ stato infatti firmato l’accordo fra Amministrazione regionale e Cgil, Cisl e Uil – le sigle sindacali che hanno sottoscritto il Patto per il Lavoro – per il superamento strutturale del precariato nell’Ente Regione.Concretamente, recependo il decreto Madia (Dlgs 75/2017), la Regione conferma la programmazione 2016 assumendo 15 persone nel prossimo mese di settembre e altre 17 a gennaio 2018, per poi completare il superamento del precariato nel triennio 2018/2020. A quella data non ci saranno più, presso la Regione, persone con contratto di lavoro a termine impiegate su attività strutturali e su competenze centrali dell’amministrazione stessa.

Nel frattempo, l’Amministrazione si impegna prorogare sino al massimo delle disponibilità di spesa i contratti a termine e in scadenza a tutti i collaboratori interessati ai processi di stabilizzazione, sempre sulla base di quanto previsto dal decreto Madia.Contemporaneamente, nel 2018 verranno avviate assunzioni di nuove leve, come già annunciato dalla Regione.

“Si tratta della prima organica applicazione in campo nazionale, su più anni, del Decreto Madia- commenta Emma Petitti, assessore al Bilancio e Risorse umane, della Regione-, che premia un lavoro intenso e produttivo che abbiamo fatto con i rappresentanti dei lavoratori”.”Proseguiremo- conclude Petitti- nel processo di riorganizzazione del personale e nella rigenerazione delle competenze interne, investendo a tutto tondo sul capitale umano, per continuare nell’innovazione di una Regione sempre più efficiente, meno costosa, e più veloce”.
















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